"Mensa del vescovo potenziata con la Caritas"

Passaggio di consegne dalla famiglia Visconti, che la gestisce da 57 anni, alla diocesi. "Sarà garantita l’apertura per 365 giorni l’anno"

Dopo cinquantasette anni di servizio tutto sulle spalle di una famiglia, la Mensa del Vescovo passa nelle mani della Caritas diocesana. La decisione è stata presa sia per garantire la continuità di questo preziosissimo servizio (la famiglia Visconti l’ha sorretta con grandi sforzi, anche economici, ma in futuro potrebbe non riuscire più a garantirne la gestione totale) sia perché così si razionalizzeranno le spese per un servizio che enterà in rete con le altre mense Caritas sparse nel territorio.

La diocesi fa sapere che "la Mensa del Vescovo dal prossimo anno potenzierà il suo servizio per i più bisognosi, entrando a far parte della rete di “mense diffuse” che la Chiesa reggiano-guastallese ha attivato sul territorio grazie alla Caritas diocesana e ai volontari delle parrocchie. Nessuna chiusura in vista, pertanto, se non per i giorni strettamente necessari, durante le prossime festività natalizie, a redigere il consueto bilancio di fine esercizio e soprattutto ad approntare il tempestivo rilancio di un servizio a cui, in tempi di crisi, fa ricorso un numero crescente di persone".

Il passaggio di consegne è maturato in questi giorni attraverso una serie di incontri che hanno interessato l’Arcivescovo Giacomo Morandi, il responsabile della Caritas diocesana Andrea Gollini e la presidente della Mensa del Povero Mariachiara Visconti Gramoli. "A quest’ultima e ai tanti volontari storici che l’hanno affiancata dal 2004 a oggi la Diocesi e l’intera comunità reggiana sono debitrici di una profonda riconoscenza" scrive la diocesi. Non è ancora chiaro se la famiglia continuerà a essere coinvolta nella gestione del servizio o meno. Nel 1965, il vescovo Gilberto Baroni aprì la Mensa affidando la guida del comitato ad Alma Alberti, moglie di Carlo Visconti. Da allora l’attività non si è più fermata; nel 1989 a mandare avanti i fornelli e tutta l’organizzazione che vi ruota intorno venne chiamata la figlia Mariavittoria Visconti, a tutti nota come Joio. Alla morte di Joio, nel 2004, il testimone è passato alla sorella Mariachiara Visconti Gramoli, per gli amici Kicca, artefice, con il lascito di madre e sorella, dell’autofinanziamento dei lavori di ristrutturazione della Mensa nel 2006. "Desidero esprimere il mio personale ringraziamento per il servizio svolto dalla famiglia Visconti", ha detto il vescovo Morandi.