"Mesi di controlli e appostamenti Indagine complessa"

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È molto soddisfatto il questore di Reggio, Giuseppe Ferrari. "Si è partiti con un’attività legata a un semplice spaccio nella zona della vecchia stazione e delle ex Reggiane; poi si è passati a un reato associativo e le indagini sono passate nell mani della Dda di Bologna – il suo commento –. Lentamente si è arrivati ad aumentare il numero degli arrestati e del quantitativo dello stupefacente rinvenuto. In questo caso abbiamo sicuramente toccato il massimo della droga sequestrata, perché siamo arrivati a 130 chili in un’unica soluzione". E aggiunge: "Ci sono voluti mesi di indagini e appostamenti, anche perché siamo partiti da Reggio Emilia e siamo arrivati a Brescia. Sono cambiati gli scenari, i luoghi. È chiaro che le indagini si sono dovute rimodulare sulla base di questi cambiamenti. Da qui la complessità degli accertamenti". Ora la montagna di droga sequestrata verrà analizzata per valutarne la qualità. Se principio attivo si confermerà alto – come ipotizzano gli uomini della Mobile – si tratterebbe di stupefacente rivenduto sul mercato anche a 60 euro al grammo; se basso potrebbe scendere a 20 (cifre da smercio al dettaglio in strada). Comunque un valore ingentissimo di droga sequestrata, tutta confezionata in maniera professionale e sotto-vuoto.

(Nella foto il questore Ferrari e il dirigente della Mobile Battisti)