Meteo Reggio Emilia, pochissima pioggia e temperature alle stelle

Il caldo afoso potrebbe dare una leggera tregua martedì prossimo, ma, intanto, il Crostolo soffre: alle Caprette è pressoché in secca

Il Crostolo al parco delle Caprette, qui di acqua non se ne vede

Il Crostolo al parco delle Caprette, qui di acqua non se ne vede

Reggio Emilia, 23 luglio 2021 - Le ultime precipitazioni? Il 16 luglio. Un qualche sporadico temporale che non ha avuto alcun tipo di effetto, se non un velato refrigerio, subito detronizzato da un aumento dell’umidità a livelli siderali. E’ una settimana esatta che non cade una goccia, e, se le previsioni sono azzeccate, si dovrà attendere almeno fino a lunedì per vedere il cielo rabbuiarsi e scendere una qualche goccia.

Secondo il sito ’meteo.it’, nel mese di luglio sono state solo sei (il 3 e 4, poi l’8, il 13 e 14 e infine il 16) le giornate in cui, in provincia di Reggio, si sono verificate delle precipitazioni atmosferiche. Dei piccoli ’puntini’ all’interno di un mese vissuto con temperature torride e livelli di afa insostenibili. Non solo le colture della provincia sono andate in crisi idrica. Ma anche i parchi e le zone verdi della città. Qualche eccezione esiste: al parco ’Ottavi’ per esempio, al centro, vi è un laghetto artificiale pieno d’acqua con un getto d’acqua costantemente zampillante in mezzo allo stesso. Anche al parco delle ’Caprette’, l’erba mantiene ancora un colore tutto sommato accettabile, segno che, in qualche modo, la calura non ha ancora ’seccato’ molte parti di prato, ma c’è una realtà molto sofferente in tutto questo: quella del torrente Crostolo. All’altezza del ponte che attraversa le Caprette è un rigagnolo d’acqua quasi del tutto impercettibile tra rocce biancastre.

Sarebbe il letto dell’affluente del Po. Oggi è quasi un luogo tranquillamente percorribile da chiunque. Nel suo corso, vi è solo una zona, in città, dove il ’rivolo’ Crostolo, torna ad essere ’torrente’: all’altezza del Foro Boario. In quel particolare passaggio, il livello delle acque torna a salire, probabilmente per il trasferimento di alcune quantità idriche dal Secchia, al torrente che attraversa la città, attraverso il supporto di Iren e l’attività del Consorzio della bonifica dell’Emilia Centrale. In cui, nei week end, vengono immessi circa 60mila metri cubi d’acqua prelevati dal Secchia. Una piccolissima boccata d’ossigeno in un contesto che risulta di grande sofferenza. Inoltre, elemento da non sottovalutare, in un periodo di scarsissime precipitazioni, anche il rischio incendi.