"Mezzo grammo? Fanno 5 euro" Arrestato il pusher dei ragazzini

Ventenne di Canossa andava a spacciare vicino alle medie di Quattro Castella: i carabinieri lo inchiodano

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4 CASTELLACANOSSA

di Francesca Chilloni

"Mezzo grammo di fumo o erba? Fanno 5 euro". Appena ventenne e già spacciatore, Nicolas C. vendeva droga anche ai ragazzini davanti alle scuole: probabilmente riteneva di potersi confondere tra gli altri giovani, ma la sua attività non è passata inosservata. I carabinieri di Quattro Castella lo hanno seguito e raccolto prove sufficienti affinché la Procura chiedesse e ottenesse dal Gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’arresto è stato eseguito nella giornata di giovedì, nell’abitazione del ragazzo, che è residente a Canossa. Tra i clienti, Nicolas aveva anche numerosi minorenni a cui vendeva hascisc e marijuana a prezzi contenuti nelle vicinanze della scuola media castellesi. Gli appuntamenti per la consegna della droga venivano dati sul social Instagram, usando di un linguaggio codice. Fino ad un anno fa il giovane reggiano era davvero un insospettabile per le forze dell’ordine, ma nel febbraio 2020 c’è stata la svolta. I carabinieri arrestarono un 21enne reggiano, sorpreso in auto vicino al campo sportivo della scuola con due minori: con sé aveva un bilancino di precisione e un panetto di hascisc, da cui doveva staccare il pezzo da vendere ai due clienti. Le indagini hanno rivelato che la droga in possesso del 21enne gli era stata data da Nicolas C.. Il giovane aveva proseguito il suo business anche in pieno lockdown. I militari, grazie ad una attività di raccolta prove sul campo e nel web, hanno ricostruito l’illecito giro d’affari che il 20enne portava avanti almeno dal 2019, per lo più nei pressi della scuola media di Quattro Castella. Nel suo portafoglio clienti c’erano proprio ragazzini del paese. Lo spaccio per il giovane non era un’attività saltuaria, ma consolidata e continuativa. Il giovane è comparso ieri mattina davanti al gip Dario De Luca per l’interrogatorio di garanzia. Assistito dall’avvocato Domenico Noris Bucchi, ha parlato rispondendo alle domande del giudice. L’inchiesta è coordinata dal pm Giacomo Forte. Il 20enne si trova al momento in carcere: la difesa ha chiesto la sostituzione della misura cautelare con una più leggera, il giudice si è riservato.