"Mezzo milione per migliorare la seggiovia"

All’impianto di Febbio importanti lavori di manutenzione straordinaria quindicennale grazie ai finanziamenti di Regione e Comune

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di Settimo Baisi

Arrivata la prima neve sull’Appennino, anche la stazione di Febbio, lasciate da parte le polemiche tra gestione e proprietà, si sta pensando seriamente alla nuova stagione invernale, con l’auspicio che dal prossimo 3 dicembre si allenti la morsa della pandemia del coronavirus con conseguente autorizzazione dell’esercizio degli impianti a fune, seppure nel rispetto delle regole anti-covid-19.

Nell’imminenza dell’apertura della stagione sciistica, che per consuetudine avviene l’8 dicembre (giorno dell’Immacolata), abbandonate inutili diatribe fra proprietà e gestione, sono iniziati i lavori di manutenzione straordinaria agli impianti sciistici grazie all’assegnazione di fondi pubblici.

Dopo l’improvvisa chiusura estiva da parte della società incaricata della gestione, La Contessa, con reazioni sia da parte dell’Amministrazione comunale di Villa Minozzo che della proprietà degli Usi civici di Febbio, questo tempo di pandemia ha raddolcito il clima tra le parti. Infatti il gestore pare abbia avuto un ripensamento manifestando l’interesse, in accordo con la proprietà, di proseguire nell’incarico di gestione della stazione di Febbio, non solo per l’imminente stagione invernale, ma anche la prossima stagione estiva, visti i risultati positivi dell’estate scorsa.

Con un finanziamento di 480mila euro da parte della Regione sulla legge di sostegno agli impianti a fune, la società di gestione La Contessa, specializzata anche nella manutenzione e revisione degli impianti sciistici, in questo periodo sta eseguendo un importante intervento di manutenzione straordinaria quindicennale alla seggiovia triposto di Febbio.

"Siamo riusciti ad ottenere un consistente finanziamento dalla Regione – afferma il sindaco di Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi – per cui bando alle polemiche, questo è il momento di lavorare insieme con impegno nell’interesse di tutti, soprattutto della comunità di Febbio. Noi come Comune di Villa Minozzo abbiamo cercato di fare la nostra parte dando un contributo di 50mila euro che, per il nostro bilancio, non sono pochi. La stazione di Febbio è l’unica dell’Appennino reggiano che dispone di una seggiovia che arriva a 2.000 metri di quota al servizio di diversi rifugi del crinale".

Il sindaco Sassi, dopo che La Contessa aveva annunciato pubblicamente l’intento di abbandonare la gestione a seguito alcune divergenze sorte con la proprietà in merito ai progetti sul futuro di Febbio, si è trovato a mediare fra gestione e proprietà per raggiungere un accordo sulla continuità di Febbio.

Nel frattempo qualcosa si è mosso sul fronte della gestione da parte della proprietà degli Usi civici, alla ricerca di un’alternativa di gestione autonoma attraverso una forma di cooperativa, costituita fra gli operatori locali. Al riguardo l’avvocato Italo Rovali, legale della proprietà degli impianti, ha precisato: "La volontà degli operatori locali, titolari degli Usi civici, è di arrivare alla costituzione di una cooperativa per la gestione autonoma della stazione di Febbio. Abbiamo tanti giovani che in questi anni hanno lavorato sugli impianti, ragazzi preparati che possono condurre la gestione".