Mezzo secolo del ’Bus’: "Sperimentazione e innovazione"

L’istituto di via Makallè festeggia i suoi primi cinquant’anni. Ieri il convegno, sabato la grande festa nel cortile del polo scolastico

Mezzo secolo del ’Bus’: "Sperimentazione e innovazione"

L’istituto di via Makallè festeggia i suoi primi cinquant’anni. Ieri il convegno, sabato la grande festa nel cortile del polo scolastico

Il 1° ottobre 1974 a Reggio Emilia nasceva il Bus, progetto di scuola sperimentale voluto dall’allora preside dell’Istituto ’Secchi’ Vittorio Franzoni, dall’assessore provinciale alla scuola Giuseppe Gherpelli e da un gruppo di docenti fortemente innovatori. Così ieri l’istituto di via Makallè, oggi ’B. Pascal’ ha celebrato i suoi primi 50 anni con due eventi, che chiamano a raccolta studenti e amici dalla prima ora ai giorni nostri per fare tesoro di una storia di innovazione e passione che da sempre guarda al futuro.

Ieri si è svolto nell’aula multimedia dell’Istituto il convegno ’Il Bus-Pascal si racconta tra passato, presente e futuro’ con la dirigente Sonia Ruozzi e rappresentanti di Provincia, Comune, Ufficio scolastico provinciale, Credem e Cna, che ha lasciato spazio a un ricco approfondimento sulla storia dell’Istituto e a una profonda riflessione sulla ragion d’essere delle sperimentazioni. Si è poi svolta la tavola rotonda su ’Storie di didattica e di comunità’.

Il secondo atteso appuntamento è poi quello con ’Bus: 50 anni suonati… e cantati’, la festa di sabato (5 ottobre) nel cortile del Polo scolastico di via Makallè. Dalle 19 alle 24 si alterneranno sul palco band e dj di chi ha fatto la storia del Pascal da studente o da docente (come l’indimenticata orchestrina Nonsolofisica) mentre la mitica ’Betty’ curerà il punto ristoro con i suoi panini. Già sold out le visite programmate ai locali della scuola, così come è partita la vendita delle magliette celebrative dell’anniversario.

"L’emozione nel celebrare i primi 50 anni della nostra scuola è forte – spiega la dirigente Sonia Ruozzi – dagli anni del biennio unico sperimentale a oggi l’Istituto è cresciuto nei numeri, fino ai 1400 studenti attuali, e ha saputo mutare d’abito in seguito alle riforme ministeriali ma non ha mai perso la sua vocazione alla sperimentazione e all’innovazione, così come non è mai venuto meno il forte senso di appartenenza e di comunità che lo contraddistinguono da sempre. Ringrazio fin da ora tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dei festeggiamenti come coloro che parteciperanno: la nostra è una grande famiglia".