GABRIELE GALLO
Cronaca

Mi chiamo Fucà, risolvo problemi

Unahotels, a Bonn un’altra grande prova del vice di Priftis: "Il piano era del coach, bravi i ragazzi in campo"

L’esultanza di Federico Fucà al termine dell’incredibile rimonta sul parquet di Bonn

L’esultanza di Federico Fucà al termine dell’incredibile rimonta sul parquet di Bonn

Mi chiamo Wolf, risolvo problemi. Il personaggio interpretato da Harvey Keitel nel celebre "Pulp Fiction" si attaglia perfettamente a Federico Fucà, comandante in seconda del vascello Unahotels ma più volte chiamato, nelle sue sette stagioni di militanza biancorossa, a prendere direttamente in mano il timone. Il fatto che, a causa dell’espulsione per somma di tecnici di coach Dimitris Priftis, questo sia accaduto due volte nel giro di tre giorni, ha posto i riflettori sul tecnico bolognese. Specie dopo la vittoria in gara 1 dei play-in di Bcl a Bonn, giusto 48 ore fa, dopo una clamorosa rimonta. E da lì ripartiamo con le parole dello stesso Fucà, trovatosi al comando delle operazioni proprio nel momento peggiore di Reggio, in avvio dell’ultimo quarto.

"Non c’era il tempo di farsi travolgere dalle emozioni e di realizzare che era la seconda volta in pochi giorni che accadeva – commenta – mi sono concentrato soprattutto sull’aspetto tecnico e su quello che c’era da fare per aiutare la squadra. Ho cercato portare avanti il piano partita previsto, proseguendo con le cose che avevamo fatto prima, chiedendo maggiore intensità. Le due difese dure che, in quel frangente, siamo riusciti a fare, ci hanno consentito poi di trovare maggiore fluidità in attacco. Sul possesso decisivo (il +2 a 17 secondi dalla fine realizzato da Winston, ndr) volevamo che la palla arrivasse a Cassius nel momento in cui potesse attaccare su un cambio difensivo".

Nonostante in termini di carica agonistica, oltre che per il logico supporto tecnico, Fucà sia stato determinante, sul tema si schermisce: "Non posso che ringraziare i ragazzi, sono stati bravissimi, ma anche il resto dello staff che mi ha supportato negli ultimi sette minuti e che dimostra la forza e il legame che abbiamo; portando avanti le idee di Dimitris".

Sia come sia non è la prima volta che Fucà, da temporaneo capo allenatore, ha condotto alla vittoria i colori biancorossi. Nelle 10 partite, 6 dal primo minuto, 4 nel corso delle gare, in cui ha assunto il ruolo di coach (tre sostituendo Attilio Caja, altrettante Dragan Sakota, più una dopo l’esonero di Max Menetti, e già una volta Priftis lo scorso campionato prima della "doppia" degli ultimi giorni) ha infatti ottenuto importanti successi per la causa reggiana: in particolare a Crailsheim in Fiba Europe Cup, a fine 2021, e nella vittoria decisiva per la salvezza a Trieste del marzo 2023, dove subentrò a Sakota, come avvenuto mercoledì a Bonn, proprio a inizio ultimo quarto. Oltre ad essere uno dei migliori viceallenatori italiani (non a caso è anche assistente di Pozzecco in Nazionale) Fucà rappresenta quindi un buon talismano per i colori biancorossi. Ripensando anche a quando affrontò Reggio da avversario, con Imola, all’ultima giornata del campionato di Legadue 2011/2012. I romagnoli persero di misura, nella sera in cui, battendoli, l’allora Trenkwalder conquistò la promozione in serie A.

A consacrare l’impresa di Fucà e della truppa reggiana a Bonn anche la nota pagina "La Giornata Tipo", cult tra gli appassionati, che nel celebrare il successo Unahotels chiude il pezzo con una battuta su un luogo comune tedesco: "Fucà è uscito al grido di ’I calzini con i sandali neanche se mi pagano’".