Aggressione a Reggio Emilia, il racconto: "Mi ha puntato con l’auto per investirmi"

Il vocalist del Kiss: "Neppure lo conosco, infieriva sulla mia Jaguar con un piccone. E’ scappato e sono finito a terra, ho avuto molta paura"

Tanta paura, dopo aver visto la propria esistenza messa di fronte al muso di una macchina che sembrava non volersi fermare. Ma anche tanto sconcerto, di fronte a una dimostrazione di aggressività incontrollata e senza un apparente perché. "Sono il vocalist del locale ‘Kiss‘. Sono abituato a far divertire la gente. Mai mi sarei aspettato che la mia macchina venisse presa a picconate, oltretutto senza un motivo. E men che meno che quel ragazzo potesse cercare persino di investirmi. Io neppure lo conosco...".

L'aggressione a Reggio Emilia
L'aggressione a Reggio Emilia

È ancora molto scosso il proprietario della Jaguar finita nel mirino, in piazza Italia a Cavola di Toano: per lui, un ragazzo di 36 anni che abita a Scandiano, era stata una nottata di attività tra musica e tanta gente, che ormai si apprestava a chiudere. Lo svago degli altri è il suo lavoro. "Ero dentro il ‘Kiss‘, dove insieme ad altri colleghi stavamo facendo il bilancio della serata. Attorno alle 6 del mattino di domenica, quando il locale era già chiuso da un‘ora, uno di loro mi ha avvertito: ‘Ti stanno spaccando la macchina‘. Così mi sono precipitato fuori".

L‘apparizione dev‘essere stata inquietante: "Ho visto un ragazzo col volto incappucciato e un piccone in mano mentre infieriva sulla mia macchina: sembrava un terrorista. Ho cercato di fermarlo, ma lui è scappato verso una Fiat Punto". Il 36enne ha provato a stopparlo di nuovo, ma se l‘è vista brutta: "L‘ho affiancato sul lato del conducente per aprire la portiera. Ma lui ha cercato di investirmi. Io sono caduto per terra, mentre lui si è allontanato a tutta velocità. Gli dovrebbe essere contestato anche questo fatto: lui ha puntato la macchina contro di me ed è partito, mentre io cercavo di fermarlo dopo che mi aveva sfasciato la macchina".

Il vocalist è andato al pronto soccorso dell‘ospedale Sant‘Anna di Castelnovo Monti, dov‘è stato medicato con prognosi di cinque giorni: "Ho qualche ematoma sparso e mi sono fatto male a una mano. Per fortuna non ho riportato traumi più pesanti. Ma ho avuto molta paura".

Intanto l‘auto del vocalist è rimasta pesantemente danneggiata: "Il parabrezza è sfondato, ci sono segni anche sul cofano e ci siamo accorti che pure il radiatore si è rotto. Ci sono danni anche sulla portiera, che forse ha provato a colpire con un bastone di legno". E l‘aver visto per un attimo la propria vita appesa a un filo lascia il solco più profondo. Il vocalist si stupisce quando gli riferiamo che il giovane durante l‘udienza di convalida dell‘arresto ha respinto tutti gli addebiti: "Sta negando l‘evidenza: due ragazzi lo hanno filmato". Il 36enne si è rivolto all‘avvocato Giuseppe Pagliani, che lo tutela e insieme al quale valuterà come procedere.

Un breve video mostra un gruppetto di ragazzi che scappa, mentre un’auto si ferma e un uomo scende armato di carabina. In un altro si sentono dei botti, mentre passa il furgoncino del latte, poi in lontananza si vede una persona che sta prendendo a sprangate una Jaguar parcheggiata. Il rumore richiama il proprietario con alcuni amici, si vede il gruppetto che corre verso l’auto mentre l’uomo fugge, salendo precipitosamente sulla sua vettura. Nelle ultime immagini il proprietario della Jaguar appare aggrappato alla portiera della vettura del fuggitivo, che accelera facendolo rovinare a terra.

Il danno all’auto è stato stimato in oltre 10mila euro. I carabinieri hanno poi raggiunto l’accusato a casa: nell’auto, con il motore ancora caldo, è stata trovata una carabina. Un’altra, sempre ad aria compressa, era dentro casa.