I pedofili a Mirabile: «Per te condanna a morte»

Caramella Buona: ecco la lettera spedita alla Cassazione durante il processo a un prete

Roberto Mirabile, 49 anni, presidente della “Caramella Buona”

Roberto Mirabile, 49 anni, presidente della “Caramella Buona”

Reggio Emilia, 31 dicembre 2015 – Roberto Mirabile, 49 anni, reggiano, presidente della «Caramella Buona» che ha sede in viale Monte San Michele, porta avanti la sua attività contro la pedofilia con il pensiero di poter essere ucciso. Se infatti è da considerare autentica e non uno scherzo una pesantissima lettera anonima giunta poco più di un anno fa alla Corte di Cassazione dove si celebrava l’ultimo grado del processo a carico di un ex parroco romano di origine legnanese, don Ruggero Conti (condannato poi in via definitiva a 14 anni), bisogna preoccuparsi quando gli ignoti estensori della feroce missiva dichiarano di aver decretato la condanna a morte di Mirabile, e aggiungono: «Più volte ti siamo arrivati vicini». Il presidente della «Caramella Buona» è abituato a ricevere minacce: non solo cartacee. Sei anni fa, alla nostra redazione di via Crispi giunse una lettera con un oggetto all’interno. Il capocronista la aprì con cautela: dentro, il proiettile color oro calibro 7,65, marca Hp. Il messaggio, anonimo, scritto a computer, erano quindici righe di minacce a Mirabile. I rilievi vennero affidati al Ris di Parma. Non si contano poi le lettere piene di ingiurie, avvertimenti, macabri disegni di croci. Nell’ottobre 2014, infine, la «sentenza» di condanna a morte trasmessa alla Cassazione, che secretò la lettera.

Ora però Mirabile ne è venuto in possesso e ieri pomeriggio l’ha pubblicata sul profilo Facebook della «Caramella Buona». Subito 53 condivisioni, e «mi piace» di solidarietà digitati da 81 persone.

Il motivo per il quale il presidente ha messo su Facebook questa nuova lettera minatoria è semplice: vuole tenere e far tenere le antenne alzate sul tema pedofilia contro cui l’associazione combatte da 18 anni. In vista ci sono indagini e processi contro pedofili: c’è bisogno del supporto dlel’opinione pubblica. Mirabile vuole anche sapere se sia giusto che don Conti – nel cui processo la «Caramella Buona» era parte civile – si trovi a scontare la pena in un convento di suore per motivi di salute. Negli anni l’attività della onlus – che ha come vicepresidente Roberta Bruzzone, criminologa, volto noto della tv per le partecipazioni a «Porta a Porta» – si è allargata. E ora Mirabile organizza anche corsi di formazione per la polizia e le guardie giurate, con docenti specialisti in tema di sicurezza a 360 gradi.

Gli autori della lettera minatoria concludono il testo farneticante invocando «giustizia per gli amici», pedofili si presume, e provocando con lo slogan ributtante «amore libero coi bambini». Ma fanno un riferimento alla politica, quando definiscono Mirabile «protetto da Fini». Sul punto il presidente della «Caramella Buona» replica: «Fini è solo mio carissimo amico da vent’anni. Quando era presidente della Camera arrivò a Reggio per il Tricolore un 7 gennaio ma fece anticipare il volo di Stato per venire a trovare la nostra sede, allora a Masone. Tutti dicevano che ero un millantatore, e invece... Alla Camera venne organizzata una mostra di quadri antichi e per beneficenza ci fu fatto avere il ricavato, diecimila euro. Sono anche amico di Mara Carfagna: quand’era ministra, mi incaricò di presiedere l’Osservatorio per il contrasto alla pedofilia e alla pornografia minorile. L’ho fatto volentieri, senza ricevere una lira. Anzi, a mie spese».