
"Una situazione mai vista, del tutto fuori controllo". Così inizia Valentina Iannuccelli, facendosi portavoce dei residenti dell’associazione Reggio Civitas nel descrivere l’aria che si respira in zona Mirabello e Ospizio. In queste due aree cittadine, infatti, l’associazione può contare su delle "vedette", o "sentinelle", come definite da Iannuccelli, che segnalano situazioni di disagio, nella fattispecie spaccio e consumo di droga in parchi e parcheggi, anche in pieno giorno, da parte di extracomunitari.
"Ma non solo nelle zone pubbliche – precisa subito – ci sono aree condominiali in cui consumano crack, con pezzi di stagnola e bottiglie di plastica lasciate lì, a terra". L’associazione ha inoltrato alcune foto, tutte scattate nella settimana che si è appena conclusa, per documentare la situazione. Uno scatto al parcheggio della Polveriera inquadra un angolo pieno di angoli di alluminio bruciati con annessa bottiglia per fumare il crack. "E sappiamo che è così ovunque – aggiunge – non certo solo nelle nostre zone. Andando avanti, tra l’altro, sarà sempre peggio".
"Quella dell’accoglienza migranti e della mancata integrazione è una discussione che non ha nulla a che vedere col colore politico del governo di turno – premette –. Lo dimostra il fatto che non è cambiato nulla adesso, anzi". "Quelli che arrivano qui in Italia e vengono inseriti nei percorsi di accoglienza, possono essere dei bravissimi ragazzi, non lo metto in dubbio – continua –. Ma la realtà, quella vera, è che una volta qui vengono quasi sempre assorbiti dal traffico di stupefacenti, perché è una strada che porta soldi facili. La vera integrazione avviene sì col dare una casa a queste persone, ma soprattutto con la possibilità per loro di avere un lavoro che permetta una vita dignitosa. Cosa che ormai è difficile anche per gli italiani stessi".
Quanto al nuovo hub per l’accoglienza dei migranti in via Mazzacurati, "non le nascondo che siamo molto preoccupati" ammette Iannuccelli.
"La nostra prospettiva – chiarisce – è che in breve tempo si torni punto e capo, o che addirittura si peggiori. Pensare di risolvere il problema dell’integrazione limitandosi a dare a queste persone un tetto sopra la testa, è sbagliato. Perchè comunque lo vediamo tutti, anche nelle piccole cose, che senza controllo su quegli stessi appartamenti si compromette la vivibilità del quartiere, e a lungo andare della città tutta".
"Sono troppi – conclude –. E come cittadini lo sappiamo di non poter certo pretendere un presidio delle forze dell’ordine, 24 ore su 24 e sette giorni alla settimana, in tutti i parcheggi e le zone verdi della città. È materialmente impossibile".
Giulia Beneventi