Molesta la padrona di casa Condannato un elettricista

A fine 2019 il tecnico aveva allungato le mani e la donna l’aveva denunciato. Per il 46enne il processo si è concluso con 1 anno e 4 mesi di pena da scontare

Migration

Era stato chiamato per eseguire alcuni lavori da elettricista, in una abitazione privata. Ma l’artigiano, una volta in casa, non si era limitato al sopralluogo per risolvere il problema tecnico, ma aveva "allungato le mani" sulla padrona di casa, per nulla d’accordo con l’approccio dimostrato nei suoi confronti. Secondo l’accusa, infatti, l’uomo, una volta nell’abitazione, nel seguire la proprietaria sulle scale, le aveva sollevato la gonna, per poi toccarle le gambe, arrivando fino al fondoschiena, ovvero alle parti intime.

Un episodio accaduto nel dicembre del 2019 e che, alla fine, risulta essere costato caro all’autore. Per quell’episodio, denunciato dalla donna ai carabinieri di Guastalla, era stata inoltrata non solo una segnalazione alla magistratura, ma era stato avviato pure un processo, concluso con la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione decisa dall’autorità giudiziaria. Nei guai un uomo di 46 anni, residente nella Bassa Reggiana. Non è chiaro il motivo che lo aveva spinto ad agire in quel modo. Sta di fatto che la denuncia è approdata in tribunale, con il giudice per le indagini preliminari che ha emesso la condanna per violenza sessuale, aggiungendo pure le pene accessorie come l’interdizione dai pubblici per tre anni e, in maniera perpetua, dagli uffici di curatore e tutore.

Nel dicembre scorso la sentenza è stata emessa, diventando definitiva il 4 gennaio. A quel punto è stato avviato l’iter che ha portato l’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Reggio a emettere un provvedimento di carcerazione, inviato ai carabinieri della caserma guastallese per l’esecuzione. I militari della sede di via Allende hanno rintracciato il 46enne nella sua abitazione, dove è avvenuta la notifica del provvedimento, prima del trasferimento dell’uomo in carcere a Reggio, dove dovrà espiare la pena detentiva.

Antonio Lecci