ANTONIO LECCI
Cronaca

Molotov contro casa. Nelle scorse settimane un’altra intimidazione: “Così agisce la mafia”

Viaggio al tempio Sikh di Novellara dopo l’attacco a Iqbal Singh. “Antipatie, un gruppo di giovani vorrebbe sostituire la vecchia guardia”

Molotov contro casa. Nelle scorse settimane un’altra intimidazione: "Così agisce la mafia"
Molotov contro casa. Nelle scorse settimane un’altra intimidazione: "Così agisce la mafia"

Reggio Emilia, 25 settembre 2023 – Un assalto con tre bombe molotov davanti a casa, nella notte fra venerdì e sabato. E ora emerge che qualche settimana prima davanti alla sua recinzione si era verificato un altro episodio inquietante.

Il giorno dopo Iqbal Singh – l’indiano sessantenne la cui abitazione è stata presa di mira da un gesto intimidatorio, con tre bottiglie incendiarie gettate contro la parete esterna dell’edificio di via Nova a Novellara, oltre che nel cortile interno, dove si trovava un freezer – non ha molta voglia di parlare. Anche se, a caldo, aveva affermato che la causa del gesto sarebbe stata da ricercare in dissapori che si sarebbero creati all’interno della comunità che frequenta il tempio Sikh.

Lui, vicepresidente dell’associazione che gestisce la struttura novellarese, oltre che vicepresidente dell’Unione Sikh Italia, ieri mattina era proprio al tempio di via Bandini, dove ha ottenuto la solidarietà di tanti fedeli, oltre che messaggi di vicinanza di responsabili di altre associazioni d’Italia.

"Sono attestazioni di affetto che fanno piacere – confida Iqbal, ancora un po’ frastornato da quanto accaduto alla sua abitazione – ma che non cancellano il grave gesto". Iqbal Singh preferisce non parlare della vicenda ("Ci sono indagini in corso"), ma la sua idea su quanto accaduto è ben chiara.

Già nelle scorse settimane, tra fine agosto e i primi di settembre, c’era stato un altro gesto intimidatorio, ai suoi danni, attuato davanti alla sua abitazione. Qualcuno, infatti, aveva scritto la parola "Khalistan" sulla recinzione esterna. Il movimento del Khalistan è quello che si batte per la costituzione di uno Stato indipendente dei Sikh.

"Io non sono contrario a questa indipendenza – confida Iqbal – ma credo che si debba agire in modo civile, senza violenza e senza estremismi che purtroppo vediamo attuare da qualcuno. Con questi sistemi estremi non si va da nessuna parte. E chi agisce con minacce e intimidazioni, come accaduto nei miei confronti, usa dei sistemi di… mafia".

Tra i fedeli del tempio di Novellara la solidarietà a Iqbal Singh è fortissima. Ma c’è pure chi gli consiglia di non reagire a provocazioni e di non entrare in discussioni banali.

"Il nostro vicepresidente se la prende troppo e interviene con foga nelle discussioni. Lui ha tutte le ragioni del mondo, ma qualche volta deve lasciar perdere, deve evitare di reagire con le sue discussioni". C’è pure chi accenna alla presenza di un gruppo di giovani fedeli, che sarebbe intenzionato a sostituire la "vecchia guardia" nella gestione del tempio Sikh. Iqbal non sarebbe contrario neppure a nuove soluzioni. "Ma – confermano alcuni fedeli – vorrebbe che il cambio generazionale fosse graduale, a tappe, non immediato. E questo gli ha creato qualche antipatia".