"Molti clienti ci chiamano per venire prima del 6 agosto"

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Dal 6 agosto, dunque, per pranzare e cenare al ristorante si dovrà essere muniti di green pass. Dai 12 anni in su. Questo dice il decreto approvato dal Governo. "Se questo provvedimento sarà utile a evitare altre chiusure, ben venga – commenta Andrea Incerti Vezzani, chef e titolare del ristorante stellato Ca’ Matilde di Quattro Castella. – Anche se non mi pare che i Paesi che hanno messo in atto questo provvedimento abbiamo avuto un ottimo riscontro". La sensazione è che ancora una volta si vada a colpire il settore della ristorazione. "Io penso – continua lo chef – che in questo momento fossero altre le priorità da affrontare, più che limitare ulteriormente le attività legate al tempo libero: che faticosamente stanno cercando di recuperare quanto perso durante le chiusure. Mi riferisco alla scuola e ai trasporti pubblici, che forse ora dovrebbero essere al centro di provvedimenti che ne garantiscano la sicurezza, in previsione dell’apertura delle aule".

Tante ancora le incognite che le norme attuative dovranno spiegare. "Già finora non è stata semplice la gestione della clientela: tra distanziamento, guardaroba, uso della mascherina. Chissà ora cos’altro saremo tenuti a fare. - Continua Incerti Vezzani. - Non era certamente il momento per creare nuovi limiti che possono disincentivare le persone a uscire di casa. A noi è capitato, appena uscita la notizia dell’obbligo del green pass, di ricevere telefonate da clienti che avevano prenotazioni dopo il 6 agosto e chiedevano di anticipare la data perché sprovvisti della carta oppure perché non intenzionati a vaccinarsi. I ristoranti avevano ripreso a lavorare, ad assumere personale, a recuperare parte delle perdite".

Stella Bonfrisco