
Momo Faye, classe 2005, in schiacciata
Sono ore decisive per il futuro di Momo Faye. Il lungo di proprietà della Pallacanestro Reggiana potrebbe infatti decidere di ritirare la propria candidatura per il prossimo draft Nba, mantenendo così intatta la possibilità di riprovarci nel 2026 o – se sarà necessario – anche nel 2027. Per uscire dalla lista avrà tempo fino alle 23 di oggi (ora italiana). Se non comunicherà nulla, resterà tra i papabili che il 25 e 26 giugno, al ‘Barclays Center’ di Brooklyn, potrebbero essere precettati dal dorato mondo dei professionisti americani. Le quotazioni del centro classe 2005 – attualmente negli States dove sta sostenendo i cosiddetti ‘tryouts’ (i ‘provini’) – sono in rialzo e lo assocerebbero alla 52ª chiamata dei Phoenix Suns (fino a poche settimane fa era abbinato alla 58 dei Cleveland Cavaliers). Questo piccolo, ma significativo passo in avanti potrebbe però non essere sufficiente per convincere ‘Momo’ e il suo agente, Matteo Comellini, ad accettare di sfidare ‘la sorte’ con il rischio (vista l’incertezza delle chiamate che arrivano al secondo giro) di restare col cerino in mano e bruciarsi chance ancora più pregiate nei prossimi anni. Quel che appare certo, invece, è che il suo futuro sarà lontano da Reggio che si è ormai rassegnata a perderlo.
All’orizzonte ci sono infatti diversi club di Eurolega che hanno preso informazioni approfondite e che vorrebbero ingaggiarlo. La pista più chiacchierata è sicuramente quella che porta al Paris, ma attenzione anche al Maccabi Tel Aviv. Il club israeliano dove adesso c’è l’ex gm biancorosso Claudio Coldebella si è infatti mosso sotto traccia già da diverse settimane e potrebbe essere pronto al sorpasso all’ultima curva, spiazzando i francesi che rappresentano – in ogni caso – un’ottima opportunità. Ovviamente non si potrà sottovalutare la situazione di conflitto che sta coinvolgendo direttamente gran parte del territorio israeliano, investendo anche lo sport (la finale scudetto tra Maccabi Tel Aviv e Hapoel Gerusalemme è stata momentaneamente sospesa), ma l’interesse è concreto.
Nel frattempo l’Unahotels deve restare alla finestra avendo però una certezza non da poco: sia che Faye vada in Nba, sia che si ‘fermi’ in Eurolega, riceverà un cospicuo buyout come ‘indennizzo’ per la cessione del giocatore. Non è nemmeno da scartare l’ipotesi, seppur più remota, che il pivot senegalese scelga di restare nel draft e quindi di essere selezionato, ma poi di giocare (almeno la prossima stagione) ancora in Europa per continuare la propria crescita in quella che è la competizione cestistica più importante al di fuori dagli Usa. Reggio, in ogni caso, farà sempre il tifo per lui.