
Momo Faye, classe 2005, uno dei giocatori più talentuosi del club biancorosso
Momo Faye ha ritirato la propria candidatura per il draft Nba e nella prossima stagione giocherà in Eurolega. Sulle sue tracce ci sono diverse squadre, ma quelle più avanti nel dialogo con il centro di proprietà della Pallacanestro Reggiana sono Paris e Maccabi Tel Aviv. Appena avrà fatto la sua scelta, la Unahotels incasserà un sostanzioso buyout che potrà poi reinvestire per la costruzione della squadra che – in ogni caso – dopo le conferme di Smith, Vitali, Uglietti e la firma del play Caupain (solo da ufficializzare) sembra essere già ben avviata. La scelta di Faye di uscire dalla lista dei papabili Nba è maturata nei tempi previsti e, come da regolamento, gli lascerà intatta la possibilità di riprovarci nel 2026 o – se sarà necessario – anche nel 2027. Le quotazioni del lungo classe 2005 erano in rialzo dopo gli ultimi ‘tryout’ negli States, tanto che i vari ‘mockdraft’ lo associavano alla 52esima chiamata dei Phoenix Suns (fino a poche settimane fa era accostato alla 58 dei Cleveland Cavaliers); ma questo passo in avanti non è stato sufficiente per convincerlo ad accettare di sfidare ‘la sorte’ con il rischio (vista l’incertezza delle chiamate che arrivano al secondo giro) di restare deluso e di perdere poi ‘il treno’ negli anni a venire. La decisione appare quindi logica, anche seguendo la consapevolezza che un altro anno in Europa al massimo livello possibile possa farlo crescere ulteriormente.
La pista più chiacchierata nelle settimane scorse portava a Parigi, ma – come detto – anche il Maccabi Tel Aviv, dove adesso ‘comanda’ il gm Claudio Coldebella, è in lizza per assicurarselo. Ovviamente andrà valutata bene la situazione di conflitto che sta coinvolgendo direttamente gran parte del territorio israeliano, investendo anche lo sport (la finale scudetto tra Maccabi Tel Aviv e Hapoel Gerusalemme è stata sospesa), ma i sondaggi vanno avanti già da diverse settimane. Queste ‘avance’ non lasciano indifferenti Momo e il suo entourage che ritroverebbero un’organizzazione di prim’ordine e un dirigente con cui hanno già lavorato qui a Reggio, con risultati straordinari.
L’Unahotels, come detto, si potrà consolare con i denari incassati dalla partenza di uno dei suoi figli prediletti, un ragazzo che è arrivato qui quando aveva appena 16 anni e che partirà per altri lidi migliorato sotto ogni punto di vista. Si tratta, dunque, di una ‘scommessa’ vinta da tutta la Pallacanestro Reggiana e in particolar modo dalla presidente Veronica Bartoli che – più di tutti – ha insistito affinchè Faye avesse una chance in prima squadra nonostante occupasse uno dei sei posti dedicati agli ‘stranieri’. Oggi può guardare con soddisfazione a quella felicissima intuizione.