Il 7 gennaio 2021, il primo giorno di lavoro dopo le vacanze natalizie, in un cantiere a San Giacomo di Guastalla, al capannone della Padana Tubi (azienda estranea alla vicenda giudiziaria), si era verificato un infortunio sul lavoro.
Questo era costato la vita a Demetrio Zanella, 50 anni, che abitava nel Modenese, caduto dalla copertura dell’edificio, incaricato con il fratello Massimiliano di installare ’linee vita’ sul capannone.
A giudizio un tecnico di 58 anni, coordinatore della sicurezza che, difeso dall’avvocato Roberto Sutich, è stato assolto, dopo che è emerso che a inizio operazioni i due artigiani erano regolarmente fissati ai sistemi di protezione.
Lo stesso coordinatore, anche in precedenza, si era dimostrato molto scrupoloso nel fare osservare le regole di sicurezza.
La vittima si era poi liberata dall’imbragatura per eseguire un intervento, finendo per precipitare. In tribunale a Reggio ha invece patteggiato dieci mesi di reclusione (pena sospesa) il 68enne titolare dell’impresa appaltatrice, con sede a Correggio, difeso dagli avvocati Matteo Gaccioli e Fulvio Orlando.
I familiari della vittima non si sono costituiti parte civile, anche perché risarciti con un milione e 235 mila euro per l’accaduto, già prima dell’udienza preliminare che si è svolta davanti al giudice Dario De Luca e al pubblico ministero Giacomo Forte.