Morte del piccolo Youness, oggi l’autopsia

Il 12enne di Cavriago è risultato positivo al Covid, quindi i genitori sono stati messi in isolamento e rischiano di non vederlo più

Migration

di Francesca Chilloni

Procedono le indagini per far luce sul tragico investimento che venerdì scorso in centro a Villa Cella è costato la vita al 12enne Youness Lakhdar di Cavriago, e che vede indagato per omicidio stradale un camionista ucraino di 34 anni, residente a Reggio città. Oggi nell’istituto di Medicina Legale del Policlinico di Modena - una delle cinque migliori in Italia - si svolgerà l’autopsia preceduta da una Tac total-body, per cercare di capire quanto più possibile degli ultimi istanti del ragazzino.

Ieri il sostituto procuratore titolare dell’inchiesta, dottoressa Valentina Salvi, ha conferito l’incarico al proprio perito; anche la famiglia di Youness, tutelata dall’avvocato Maurizio Colotto, aveva espresso intenzione di indicare un consulente di parte. Ciò che emergerà sarà importante per suffragare o smentire la versione dei fatti del camionista (difeso dall’avvocato Giovanni Zambonini), e cioè che si sarebbe trovato davanti il bambino all’improvviso.

L’autista è risultato negativo all’alcoltest e si attendono anche gli esiti delle analisi tossicologiche; gli è comunque stata ritirata la patente dalla Polizia municipale di Reggio e gli viene contestato di essere transitato nell’abitato di Cella a velocità elevata. Il bambino è risultato positivo al Coronavirus: l’esame viene svolto di routine a chiunque venga ricoverato in ospedale - anche se coinvolto in un incidente stradale e ricoverato d’urgenza - per poterlo curare al meglio e per tutelare i sanitari.

Tragedia nella tragedia, i familiari del ragazzino potrebbero non vederlo più. Le procedure sanitarie anti-covid infatti prevedono che la salma sia sigillata nella bara senza esposizione. Non solo: al dolore di papà Mostafa, della mamma Wafa’a e del fratello 13enne Raian si sarebbe aggiunta la prescrizione dei sanitari dell’isolamento domiciliare fiduciario nell’abitazione di via Spato.

Tutti sperano che non siano a loro volta positivi: per loro sarebbe un’ulteriore durissima prova psicologica - e la mente corre alle esequie della 21enne luzzarese Martina Bonaretti. Il funerale comunque si svolgerà con rito islamico nell’area dedicata ai musulmani del cimitero di Cavriago. Dopo la manifestazione di martedì contro la pericolosità della via Emilia e del traffico intenso che affligge gli abitati Cella, Cadè e Gaida, dagli organizzatori del comitato civico "Mattone su mattone" nel punto dell’incidente è stata lasciata una sagoma umana e dei nastri rosso sangue, oltre a un mazzo di fiori bianchi.

Tanto cordoglio anche a Cavriago, dove la ProLoco ha affidato a Facebook un toccante messaggio: "Siamo qui mestamente ad unirci al cordoglio generale per la scomparsa del piccolo Youness e, utilizzando le parole del nostro sindaco: ‘Tutta Cavriago soffre insieme alla sua famiglia’. Nessuno di noi - prosegue il messaggio - vorrebbe vivere momenti di sofferenza, tristezza, dolore e vorremmo invece essere felici, provare solo emozioni positive, e che tutto andasse sempre bene. La vita invece è fatta anche di momenti di pena e di dolore. In ogni vita, prima o poi, ci sono perdite di persone care, malattie, sofferenze del corpo e dell’anima e, in questi due ultimi giorni, la nostra comunità lo ha provato ancora una volta. In men che non si dica siamo passati dalla allegra spensieratezza per il passaggio di un camion natalizio della Coca Cola all’enorme tristezza per la prematura scomparsa di un ragazzino".

Quando ancora si cercava Youness a Cavriago, l’appello e la sua foto segnaletica erano stati pubblicati nel sito della Proloco, e in pochi minuti avevano ottenuto oltre 270 condivisioni nella speranza di ricondurlo alla sua famiglia.