"Nessun atto criminale, è stata una tragedia". La polizia olandese ha chiuso così dopo quasi quattro mesi le indagini sulla morte del 24enne Gabriele Gallani, annegato in un canale di Amsterdam nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 maggio scorso. Il giovane era originario di Neviano degli Arduini, in provincia di Parma, al confine col comune reggiano di Vetto. E anche al di qua dell’Enza era conosciutissimo per il calcio, lo sport che tanto amava e che praticava fin da bambino. Da ragazzino aveva giocato nelle giovanili della Tricolore Reggiana (club che gli era rimasto nel cuore a giudicare dalla foto di squadra che campeggia sull’immagine di copertina della sua pagina facebook) e prima della tragedia militava nel Traversetolo, squadra di cui era il capitano.
Una morte che aveva colpito tutti e che inizialmente era avvolta dal mistero. Si erano avanzate diverse ipotesi, dal gesto volontario all’aggressione fino ad un banale incidente. Ma secondo la polizia della capitale dei Paesi Bassi – che hanno scandagliato anche le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona nonché ascoltato diversi testimoni – non ci sono dubbi. Non è stato un incidente e Gabriele non è caduto in acqua casualmente. Per gli inquirenti, di proposito sarebbe andato nel canale. Forse per una goliardata o per una scommessa con gli amici oppure perché fosse ‘su di giri’ dopo una serata spensierata. O forse per un malore che non gli ha permesso di risalire in strada (anche perché chi lo conosceva racconta che "sapesse nuotare bene"). La motivazione certa sul perché abbia deciso di lanciarsi in acqua però non è data sapersi, con la polizia olandese che si trincera dietro alla legge sulla privacy riguardo agli esiti degli esami tossicologici e di natura medica. Ciò che gli investigatori hanno potuto riferire è che "non si è trattato di un incidente fortuito, nè di un atto criminale" e per questo il caso è stato archiviato senza indagati.
"Gabriele non fumava, non beveva ed era un ragazzo con la testa sulle spalle", ripete da allora chi lo conosceva bene. Era laureato in ingegneria gestionale, stava iniziando un promettente tirocinio alla Lamborghini, valutando di trasferirsi a Bologna.
Gallani era in vacanza con alcuni amici. Insieme stavano passeggiando nella zona della movida, nel quartiere Kloveniersburgwal. Poi, intorno alla mezzanotte, il gruppo chiama i soccorsi: il ragazzo viene ripescato da uno dei canali, ma le sue condizioni appaiono da subito disperate e muore in ospedale.
dan. p.