Mosaici da vetri di scarto: i tesori di Villa Benè

Le opere della cupola e della piscina realizzate da Andrea Pulze, su commissione di Ivanno Frascari: "Ogni tassello è unico e irripetibile" .

Mosaici da vetri di scarto: i tesori di Villa Benè

Mosaici da vetri di scarto: i tesori di Villa Benè

di Ylenia Rocco

Rivolto al cielo per otto mesi applicando manualmente più di diecimila tessere alla sua opera; poi altri sette mesi con lo sguardo diretto al pavimento, tessera dopo tessera, dando forma al suo disegno. "In quei giorni, ogni pezzo che attaccavo era un mio pensiero. Ogni istante è fisso lì, in quei vetri". Si chiama Andrea Pulze, il realizzatore ed installatore di mosaici padovano che 20 anni fa, per l’imprenditore Ivanno Frascari, ha realizzato i mosaici di Villa Benè a Castellarano: una cupola di quasi 40 metri quadri, dal titolo Universo e una piscina, intitolata Cerchio della Vita, di circa 150 metri quadri; capolavori che di fatto sono "unici al mondo" in quanto realizzati interamente in vetro recuperato da scarti di lavorazioni industriali, dove ogni tassello è unico e non riproducibile, perché frutto del caso.

"Sono opere che con orgoglio si aggiungono al patrimonio artistico italiano" afferma con fierezza l’artigiano, che all’età di 33 anni non ha avuto tentennamenti nell’accettare una sfida ardua. Senza dubbio la decorazione della cupola, nata nel 2007 dalla visione dell’artista Giorgio Benevelli, a cui è dedicata la villa di Frascari, per Pulze è la più importante per impegno ed emozioni. "Da una conversazione tra Benevelli e Frascari sull’origine dell’Universo, è stato realizzato da Giorgio un disegno di massima – spiega Pulze –. Frascari, che in passato mi aveva già commissionato la piscina, chiese se questa volta me la sentissi di realizzare la cupola". Pulze accetta, Frascari allora gli lascia campo libero.

"Mi portò in uno dei suoi magazzini – continua – dove c’era una vastità di vetro sparso, gli ‘errori genetici’ delle fusioni industriali del vetro. Disse che dovevo arrangiarmi con quello che potevo reperire nei suoi capannoni, così mi sono lasciato guidare dalla mia creatività". Ma perché utilizzare il vetro e non le piastrelle, in un territorio che ha fatto della ceramica la sua fortuna? "L’origine dell’universo – risponde Pulze – richiama il concetto dell’eternità ed il vetro lo incarna perfettamente, ma esprime anche quello della rigenerazione, perché la vita nell’Universo continua sempre a rigenerarsi".

Dall’Origine dell’Universo, situato nella parte alta della Villa e che domina il paesaggio di Castellarano, si passa all’altro mosaico: il Cerchio della Vita, al piano terra dell’abitazione. "Nella piscina è stata realizzata l’opera dedicata alla vita, che si genera proprio dall’acqua. In questo caso ho posato le mie tessere in modo diretto sul disegno originale di Benevelli" precisa Pulze. Vent’anni dopo, il realizzatore di mosaici vuole divulgare le sue opere: "Quando ho realizzato la piscina i social non esistevano ancora, mentre non rendere nota la cupola è stata una mia scelta. Volevo dimostrare che non avrebbe subito il deterioramento del tempo e oggi infatti è ancora bella come il primo giorno". E per rendere omaggio a Benevelli, a Frascari e allo loro amicizia, Pulze ogni anno, in occasione della Festa dell’Uva, gratuitamente guida chiunque voglia tra le stanze della Villa, raccontando ogni tassello posato e comunicando che "tutti noi nella vita, a modo nostro, componiamo mosaici".