Mostrati gli antichi fasti della ex sede del Pci

Palazzo Masdoni ha riaperto le porte dopo tantissimi decenni e ha ospitato tre giorni di eventi dedicati alla memoria politica di quel luogo.

Mostrati gli antichi fasti  della ex sede del Pci

Mostrati gli antichi fasti della ex sede del Pci

di Gabriele Gallo

Mostrato alla città, sia pure per breve tempo, ma in grado di suscitare vero stupore in chi ha partecipato agli eventi organizzati per celebrarne il restauro. Finalmente terminato dopo quasi vent’anni di lavoro paziente e certosino. Si parla di palazzo Masdoni, uno degli edifici più celebri del centro storico. Passato nei secoli sotto l’egida di vari casati, dal 1954 al 1991 fu sede del Partito Comunista Italiano. Lungo le sue scalinate, nei suoi vasti saloni, nell’ampio giardino, al riparo dei suoi palchi, si svolsero serrati dibattiti e si presero importanti decisioni politiche, in quella che era una delle più importanti federazioni comuniste d’Europa. Il palazzo è stato completamente ristrutturato dalla famiglia che attualmente nè è proprietaria; nello spirito dell’epoca settecentesca, quella del suo massimo splendore. Per coniugare la bellezza dell’arte con l’ampia parte di storia politica che lo vide protagonista, la Fondazione Tricolore, in collaborazione con Istoreco e grazie alla disponibilità dei proprietari ha organizzato un ciclo di incontri che oltre a ripercorrere importanti pezzi di storia del Pci ha permesso ai numerosi cittadini intervenuti di apprezzare i lavori di ristrutturazione e ammirare un punto d’eccellenza dell’arte cittadina. La kermesse è culminata l’altro ieri con il recital di Massimo Zamboni, artista poliedrico ex Cccp, "La trionferà": dal titolo del suo omonimo libro. Tra canzoni e recitato Zamboni ha raccontato quanto avvenuto, per quasi quarant’anni, negli ambienti di Palazzo Masdoni, in ideale raccordo tra passato e presente. Introdotto da Lorenzo Capitani, della Fondazione Tricolore, che ha sottolineato come sia stato possibile "mostrare alla città un luogo stranamente poco conosciuto nei suoi interni. E per questo è doveroso ringraziare, la famiglia Bertolani, i proprietari, per la loro disponibilità". Locali che, grazie al restyling avviato dall’architetto Gianfranco Varini e poi, alla sua scomparsa, concluso da Paolo Bedogni, hanno ritrovato nuovo lustro. In particolare l’ampia Stanza del Vescovo e la Sala della Musica: nella quale si sono tenuti oltre alla pièce di Zamboni, anche il convegno "La storia sul tavolo, il Pci e la sua complessa eredità", gli incontri con precedenti dirigenti del Pci reggiano e la presentazione del volume "Comunisti Reggiani, con gli autori Mirco Carrattieri, Glauco Bertani e Tiziana Fontanesi. Tantissimi anche i cittadini che, lo scorso sabato, hanno partecipato alla visita guidata che ha permesso loro di ammirare il giardino, ispirato all’originale del ‘700 grazie a disegni ritrovati all’Archivio di Stato, le due sale citate, le maestose scalinate ove sono stati riportati alla luce i Trompe l’Oeil, in passato occultati, il cortile d’onore riportato ai fasti settecenteschi e il grande dipinto raffigurante il "Trionfo di Aurora sul buio".