Coronavirus Reggio Emilia, movida senza protezioni. Altre tre multe

Controlli in centro venerdì sera. La questura: "In generale c’è comprensione e responsabilità, ma alcuni non capiscono"

In azione durante questo weekend gli uomini di polizia, carabinieri, finanza e municipale

In azione durante questo weekend gli uomini di polizia, carabinieri, finanza e municipale

Reggio Emilia, 28 giugno 2020 - Tre multe e una diffida a un locale. Buona parte del popolo del venerdì sera sembra aver capito che col Covid non si scherza, ma c’è chi continua a sfidare la sorte (e le divise). E così anche i controlli interforze messi in campo dal questore venerdì sera hanno dato i loro frutti.

E’ la stessa questura a confermarlo in una nota: "Anche durante questo weekend il questore ha disposto mirati servizi di controllo, finalizzati alla verifica del rispetto della normativa vigente inerente l’emergenza da Covid-19. Nello specifico – continua la nota – per prevenire ogni forma di criticità relativa al fenomeno della “movida” e degli assembramenti in genere nel centro cittadino". Grazie alla presenza di massiccia sorveglianza da parte di polizia, carabinieri, finanza e municipale, non si sono riscontrate gravi violazioni, tranne alcuni episodi specifici. I controlli a piedi sono stati effettuati in via Roma, via Emilia, teatro Valli, parco del Popolo, via San Carlo, Piazza Fontanesi, Piazza Prampolini, Piazza San Prospero. «Sin dai primi servizi predisposti – ha spiegato la questura al termine delle operazioni di venerdì sera (che sono proseguite ieri e continueranno anche stasera) – per il fenomeno aggregativo erano stati improntati alla prevenzione, puntando sul senso di responsabilità dei cittadini che si sono sempre dimostrati collaborativi. In questa fase gli accurati servizi di pattugliamento, soprattutto in alcune aree dove si svolge la movida cittadina oggetto di lamentele dei cittadini residenti, è stata riscontrata poca attenzione al rispetto della normativa sanitaria vigente". Non sono bastate le buone maniere per convincere certi soggetti a utilizzare la mascherina. E gli agenti sono stati costretti a tirare fuori il taccuino e sanzionare.

"Il personale di polizia – continua la questura – infatti oltre a svolgere la solita attività di convincimento e persuasione, si è vsito costretto a esercitare l’azione repressiva per alcune situazioni accertate di eccessivo assembramento. Nel corso del servizio sono state controllate 42 persone di cui 3 sanzionate per il mancato utilizzo del dispositivo di protezione individuale in violazione sia del decreto nazionale che dell’ordinanza del sindaco. Sono stai controllati inoltre 3 esercizi commerciali sia all’interno che all’esterno per il rispetto del distanziamento sociale , oggetto di precedenti segnalzioni telefoniche. Al titolare di uno di essi è stata comminata una diffida in quanto aveva mantenuto le distese della sua attività attive oltre l’orario consentito".