
Reggio Emilia, 20 settembre 2023 – Perché spendere tempo e soldi per far rottamare la vecchia automobile, se invece posso seppellirla in un bosco?
Questo deve aver pensato uno scellerato reggiano che ha scelto un’area protetta, la valle del rio Tassaro, situata tra Canossa e Vetto, per far sparire la propria Fiat 128 rossa.
Una scelta doppiamente incivile, ma che non tenuto conto del fatto che la zona è costantemente monitorata proprio perché considerata sito di interesse naturalistico e conservazionistico, parte della Rete Natura 2000.
L’uomo – dopo essere stato scoperto – è stato sanzionato dai Forestali; poi con ordinanza del sindaco è stato anche obbligato a sostenere a sue spese della rimozione del rifiuto e del ripristino del luogo. Il rottame è stato infine consegnato a un autodemolitore autorizzato per il suo corretto smaltimento.
La carcassa è stata rinvenuta proprio nel corso di attività di monitoraggio: nell’eseguire alcuni sondaggi nel suolo, è infatti emersa una piccola porzione dell’auto.
L’Ente di gestione dei Parchi dell’Emilia Centrale ha immediatamente segnalato il ritrovamento ai Carabinieri Forestali di San Polo, che hanno avviato le indagini e infine sono riusciti ad individuare il responsabile dell’illecito smaltimento del veicolo nel suolo.
La valle del rio Tassaro (torrente che si immette nel Tassobbio) è nota per le splendide cascate e le fonti limpide che, tra l’altro, consentono la vita di tantissime specie rare di anfibi.
Rappresenta un importante habitat della salamandrina dagli occhiali settentrionale (salamandrina di Savi): una specie protetta, tipica delle vallate fresche e umide dell’Appennino.