
Gli stalli a strisce rosa davanti all’arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio
Reggio Emilia, 24 maggio 2025 – Pur avendo il tagliando per la sosta negli stalli destinati ai portatori di handicap, non ha trovato alcun posto libero nell’area antistante l’arcispedale Santa Maria Nuova, in città.
Un cittadino, che era assieme alla moglie, ha quindi lasciato la vettura in un parcheggio contrassegnato dalle strisce rosa, mettendo in evidenza il cartellino degli invalidi. Ma al ritorno all’auto, dopo una prestazione sanitaria in ospedale, una coppia di coniugi residente nella Bassa si è ritrovata con una contravvenzione.
“Ci siamo recati in ospedale, io e mio marito, per una visita urgente. Al termine – racconta la donna coinvolta in questa vicenda – ho notato la multa sulla mia auto e accanto la vettura della polizia locale con due agenti all’interno. Non abbiamo trovato giusta quella contravvenzione, visto che c’era il tagliando dei disabili in vista e che l’auto era nello stallo rosa in quanto tutti gli altri posti, stalli blu e per disabili, erano occupati”.
“È nata una accesa discussione tra mio marito e uno degli agenti – proseguono – ai quali abbiamo chiesto di usare il buonsenso di fronte a un uomo con difficoltà a deambulare e portatore di pacemaker. La situazione è degenerata ed è intervenuto un passante per calmare gli animi. Mio marito è poi dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso perché colpito da malore”. Sul verbale, inoltre, non risulta inserito il particolare sulla presenza del tagliando per la sosta disabili sul cruscotto dell’autovettura, che i due agenti avrebbero ammesso di aver visto.
“Questa vicenda – aggiunge la coppia – dimostra come spesso non venga usato il buonsenso. Si puniscono cittadini che, per recarsi in ospedale, non trovano posti liberi pur avendo il diritto di parcheggiare in stalli per disabili, ma allo stesso tempo ben poco viene fatto contro gli stranieri che importunano le persone e che le seguono per spillare denaro”.
“In certe zone vicino all’ospedale c’è da aver paura anche a parcheggiare – aggiungono i due coniugi –. E talvolta te li trovi anche davanti agli ambulatori medici… Speriamo che le cose possano cambiare in fretta, perché non troviamo giusto essere colpiti dal danno e pure dalla beffa…”.