Muore per un malore in una battuta di caccia

Il 74enne Franco Rivi, di Scandiano, stava cambiando zona quando si è accasciato sul volante della sua auto dov’è stato trovato senza vita

Muore durante la battuta di caccia

Muore durante la battuta di caccia

Un cacciatore di 74 anni, lo scandianese Franco Rivi, è stato stroncato da un malore al termine di una battuta di caccia al cinghiale. È successo ieri, intorno alle 13, a Fondiano di Viano. La battuta di caccia, secondo una prima ricostruzione, era appena conclusa. Rivi era salito sull’auto per cambiare zona di battuta. Il 74enne è stato poi colpito da un malore e altri cacciatori si sono subito accorti che Rivi si era accasciato sul volante della macchina prima di ripartire. Hanno prontamente soccorso il 74enne e attivato la centrale operativa del 118 che ha coordinato l’emergenza inviando immediatamente sul posto un’ambulanza della croce rossa del comitato di Casina e il personale dell’automedica.

I sanitari hanno praticato le manovre di rianimazione, ma non c’è stato nulla da fare. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Scandiano per eseguire gli accertamenti. La salma è stata in seguito recuperata e trasferita al cimitero nuovo di Coviolo. Franco Rivi viveva a Scandiano e lascia la moglie Mariolina, i figli Silvia, Simona e Cristian e gli altri parenti. Rivi ieri aveva partecipato alla battuta con la squadra della compagnia del cinghiale di Leguigno di cui era un componente.

"Franco – dice il caposquadra Brenno Croci – è deceduto mentre praticava la sua grande passione. Aveva già caricato l’attrezzatura in auto per il trasferimento di zona per iniziare quindi un’altra battuta. Purtroppo è stato colpito da un malore. E’ stato subito rianimato dagli altri cacciatori che si trovavano sul posto. Franco era sempre disponibile". La notizia dell’improvvisa morte di Rivi ieri si è subito diffusa nello scandianese e ha suscitato cordoglio e commozione tra i tanti amici ed ex colleghi. Il 74enne, originario di Ca’ de’ Caroli, aveva a lungo lavorato alla Cna ricoprendo l’incarico di consulente fiscale. Iniziò, negli anni Settanta, ad operare per la sede di Scandiano e successivamente proseguì la sua attività alla Cna di Reggio. L’ex collega e amico Valter Franceschini ricorda che Franco "collaborò in Cna anche dopo la sua pensione: era molto conosciuto e stimato per il suo impegno nel passato in Cna. È stato pure un grande appassionato di caccia. Aveva avuto problemi di salute che riuscì poi a superare. Siamo tutti profondamente dispiaciuti per la sua morte". I funerali dell’ex dipendente Cna ieri pomeriggio non erano stati ancora fissati.

Matteo Barca