Muore poche ore dopo lo schianto. Non ce l’ha fatta il centauro 55enne

Vincenzo Di Stefano, pensionato, era finito con la sua Augusta Mv 250 contro le ringhiere di una rotatoria

Muore poche ore dopo lo schianto. Non ce l’ha fatta il centauro 55enne
Muore poche ore dopo lo schianto. Non ce l’ha fatta il centauro 55enne

Non ce l’ha fatta Vincenzo Di Stefano, il centauro di 55 anni, di origine siciliana residente a Lentigione di Brescello, che era rimasto ferito nella notte fra venerdì e sabato in una sbandata in moto, una Augusta Mv 250 storica, avvenuta alla nuova rotatoria alle porte di Sorbolo Levante di Brescello, all’altezza di un’area destinata ad accogliere un centro commerciale. Le condizioni di Vincenzo erano apparse da subito molto gravi. L’allarme era stato dato da un automobilista di passaggio, che aveva notato la moto a terra e il centauro a poca distanza, ferito in modo grave. La chiamata alla sala operativa dei carabinieri di Guastalla aveva fatto partire la macchina dei soccorsi, con l’intervento sul posto dell’ambulanza della Croce azzurra, del personale dell’automedica della Bassa, oltre ai carabinieri di Brescello e Poviglio per effettuare i rilievi tecnici.

Dopo le prime cure, il 55enne era stato portato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma, in prognosi riservata. Inizialmente la situazione clinica era apparsa grave ma non in modo eccessivo. Purtroppo, però, le sue condizioni si sono aggravate con il passare delle ore a causa degli effetti dei traumi riportati nello schianto, finendo poi contro le ringhiere che circondano la rotatoria.

Di Stefano era stato ricoverato in Rianimazione e sottoposto pure a due interventi in sala operatoria per far fronte ai traumi. Ma è stato tutto inutile. Il decesso è avvenuto sabato sera nel reparto di Rianimazione. Vincenzo Di Stefano era in pensione. In passato aveva lavorato come meccanico di moto e bici: prima a Sorbolo Levante, poi a Lentigione. Abitava in strada Imperiale Superiore. Non era sposato. Viveva con la madre Gaetana, detta Tanina, molto conosciuta per aver gestito in passato una lavanderia, non distante dal luogo in cui si è verificato l’incidente. Lascia anche i fratelli Aurelio, Cristian e altri parenti.

Stava rientrando da Sorbolo di Parma, la notte dell’incidente, dopo aver cenato in casa di amici. Di Stefano era conosciuto in paese. Anche il sindaco Carlo Fiumicino ha espresso cordoglio ai familiari di Vincenzo "per la prematura scomparsa del nostro compaesano". La salma è al momento a disposizione della magistratura. Non appena ottenuto il nulla osta verranno fissati i funerali, previsti a Sorbolo-Mezzani e tumulazione nel cimitero della cittadina parmense, dove riposano le spoglie del padre.

Antonio Lecci