Tre nuovi sportelli anti-truffa per aiutare gli anziani a capire e combattere i raggiri. A Reggio si rinnova la campagna “Insieme per combattere le truffe – Non siamo nati ieri” rivolta soprattutto alle persone fragili e alle fasce deboli. Il progetto, ideato dal Comune nel 2021, si ripete grazie a un finanziamento di 18mila euro del ministero dell’Interno e vede quest’anno anche Federconsumatori tra gli aderenti al protocollo siglato da Comune e Provincia con la Prefettura. Tra le azioni previste, oltre ad una campagna di sensibilizzazione con volantini, cartelloni e video diffusi sui social e sulle tv locali, anche tre veri e propri “sportelli anti-truffa” attivi nei centri sociali “Tricolore” di via Agosti (dove ieri è stata lanciata l’iniziativa), “Gatto Azzurro” al Gattaglio e della frazione di Fogliano. Il servizio, a cui rivolgersi per chiarire dubbi o sapere come affrontare la situazione se si è caduti in un raggiro, sarà gestito dai volontari dei centri, istruiti da Federconsumatori. Dei corner informativi con materiale divulgativo sulle truffe saranno installati poi nei 27 centri sociali del territorio. Infine, mentre proseguono gli incontri delle forze dell’ordine con i cittadini coinvolgendo anche i 40 gruppi di “controllo di comunità. Nicola Tria, assessore comunale con delega alla Legalità, evidenzia: "Siamo tutti potenziali vittime e questo sportello serve soprattutto a fare prevenzione". Lanfranco De Franco, assessore alla Partecipazione, mette l’accento sui centri sociali "che stiamo trasformando in ‘case di quartiere’, luoghi di comunità fondamentali per veicolare informazioni e raccogliere segnalazioni senza vergognarsi di denunciare". Gli fa eco Lucia Lusenti di Federconsumatori: "Non bisogna sentirsi vittime perché il sistema criminale studia e si evolve". Di aiutare i cittadini a "sviluppare gli anticorpi" parla il capo di gabinetto della prefettura Gabriele Gavazzi, mentre il questore Giuseppe Maggese evidenzia: "Questi crimini approfittano della solitudine degli anziani e quindi serve una consapevolezza diffusa". Ivan Bixio, comandante provinciale della guardia di finanza, sottolinea come "almeno in Italia le truffe non prevedono pene severe e questo le rende un investimento criminale a basso rischio e ad alto rendimento. Non a caso dietro ci sono organizzazioni anche internazionali". Denunciare conclude il maggiore dei carabinieri Francesco Coratti, "aiuta anche a risalire agli autori, quindi fatelo senza paura". Stesso avvertimento dal comandante della polizia locale Stefano Poma che invita a tenere a mente il colore giallo della campagna come "promemoria" se ci si imbatte in situazioni poco chiare.
CronacaNascono tre sportelli anti-truffa: "Insieme per combattere i raggiri"