"Nei bus i nostri figli seduti uno sull’altro"

Protestano i genitori: "Mascherine e gel a scuola, poi viaggi fuori controllo". Particolari disagi sulla linea 2 e sulla corsa Reggio-Ciano

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di Francesca Chilloni

"A scuola devono indossare le mascherine, tenere le distanze e le mani disinfettate, ma sui mezzi pubblici i nostri figli stanno addirittura seduti uno sulle ginocchia dell’altro per mancanza di spazio".

A segnalarlo il padre di un ragazzo che ogni giorno utilizza la linea 2 degli autobus urbani sulla tratta che da Rubiera conduce a Reggio. A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, è già caos trasporti. Problemi a non finire si verificano anche sulle corriere nelle tratte extraurbane. Unica eccezione, la totale assenza di sovraffollamento su alcuni autobus lungo il tragitto Reggio-Ciano: qui alcuni autisti non hanno effettuato tutte le fermate previste, lasciando a piedi dei pendolari. "Il problema di mantenere il distanziamento sul mezzi Seta era ampiamente previsto - sottolinea il genitore - Si è partiti mesi fa a studiare la situazione e ad elaborare soluzioni. La situazione attuale è di pericolo non solo per i ragazzi, ma per tutti gli utenti della linea 2. Cosa accadrà quando, con i primi freddi, poterebbe verificarsi la temuta impennata di casi di contagio da Coronavirus? Penso che sia necessario aumentare il numero delle corse e utilizzare personale dedicato per garantire che le persone possano viaggiare in sicurezza, giovani studenti o adulti che siano"

Act (come Agenzia per la Mobilità reggiana) e Seta avevano previsto, nel piano presentato ai primi di settembre, la presenza di dispenser di gel disinfettante e addetti nelle principali fermate per evitare ressa. Erano anche state potenziate (anche con il ricorso a ditte private) le corse che storicamente hanno mostrato più affollamento, ma evidentemente non è abbastanza.

Disagi gravi anche in Val d’Enza, sulla tratta per Montecchio. Mentre lungo la Reggio-Ciano invece si è arrivati addirittura alla situazione opposta, con un autista che ha "saltato" fermata di Barco - una delle più affollate - proseguendo per Reggio, salvo poi tornare indietro mezzo vuoto per far salire i passeggeri "dimenticati". Ritardi, fermate non rispettate, tragitti ignoti agli stessi conducenti… prima il sindaco di Bibbiano, Carletti, poi quello di Canossa, Bolondi, si sono dovuti far carico della situazione: "Relativamente ai disservizi che si sono verificati in questi giorni sulla tratta Reggio-Ciano - scrivono -, ci siamo fatti portavoce delle segnalazioni dei cittadini comunicando tali disagi. Ci impegniamo a tenere monitorata la situazione e a dare ulteriori aggiornamenti".