"Nel cast tanti attori e amici reggiani Un’esperienza unica"

"Nel cast tanti attori  e amici reggiani  Un’esperienza unica"

"Nel cast tanti attori e amici reggiani Un’esperienza unica"

È il suo primo film in carriera, ’Evelyn tra le nuvole’. Soprattutto il teatro – come interprete, regista, docente e direttore artistico per Mamimò, a cui si aggiunge qualche esperienza televisiva – ha scandito il percorso artistico di Marco Maccieri.

Marco, che esperienza è stata quella cinematografica?

"Bellissima ed emozionante, da ripetere assolutamente. ’Evelyn’ è il mio primo film, un’esperienza nuova in ogni aspetto, per me che vengo dal teatro. La regista Anna Di Francisca mi è stata di grande aiuto perché io non ero abituato a ‘vedermi’ e lei ha evitato di propormi immagini di quanto stava girando".

Un modo diverso di lavorare, dunque...

"Cinema e teatro sono davvero molto diversi, perché recitare su un palcoscenico davanti a un pubblico ti porta a concentrarti su te stesso. La cinepresa ti guarda da fuori e tu sei immerso in una folla di persone che svolgono diversi lavori. Soltanto alla fine, con il montaggio, il film diventa ciò che poi si vede sul grande schermo. La post produzione incide tanto sul risultato finale".

Lei ha già avuto modo di vederlo il risultato finale?

"Sì e devo dire che tra l’emozione e il disorientamento ho faticato a collegare i ricordi che avevo del set e quello che scorreva davanti ai miei occhi".

Nel film lei è Claudio, il fratello di Sofia, interpretata da Eleonora Giovanardi. Non proprio uno stinco di santo...

"Direi un vero codardo. Un uomo che per timore della moglie (Violante Placido) e del suocero (Andrea Roncato) cerca di assecondarli a discapito della sorella. Tra le cose che questo film mi ha regalato, c’è senz’altro il fatto di aver lavorato con Eleonora, amica da oltre vent’anni".

Nel cast ci sono anche altri suoi amici reggiani, compagni nell’associazione Mamimò.

"Nel film ci sono anche Cecilia Di Donato, nel ruolo della barista del paese. Poi Luca Cattani, che interpreta il banditore della gara di mucche. E ancora Franco Bonilauri, a cui Anna ha assegnato più camei per raccontare le figure rappresentative del borgo con la medesima faccia".

Per il teatro a che cosa sta lavorando?

"Con Mamimò ed Ert stiamo producendo e realizzando uno spettacolo dal titolo ’4000 miglia’, che debutterà a Bologna. Così come stiamo progettando la nuova stagione al Piccolo Orologio. Senza escludere la possibilità di gettarmi in altre esperienze cinematografiche e televisive. Mi sono accorto che questi diversi mezzi hanno tanto da insegnarsi reciprocamente".

s. bon.