Pare essere stato ’dimenticato’ o, forse, è forte il desiderio di farlo ora, di allontanare quel nome da Campogalliano. Di fatto però, le origini di Peter Pancaldi sono qui, in questo piccolo paese alle porte di Modena. Nei bar, nei negozi, per strada, la gente parla di lui, "dell’omicida che è di Campogalliano", ma di fatto non lo ricorda nessuno. O meglio: poche persone se lo ricordano ma solo perché lo collegano al padre e al nonno, che invece sono molto conosciuti e stimati in paese.
"Il nonno non c’è più da molti anni – raccontano in un bar di Campogalliano – ma è una persona che ha lasciato il segno perché ha aperto un supermercato, era uno dei soci fondatori. Anche il papà di Peter è conosciuto: lavorava come trasportatore per una ditta di Cognento".
E Peter? "Il padre aveva sposato in prime nozze una americana – prosegue un altro abitante – ma si sono lasciati poco dopo la nascita del bambino e sono andati a vivere altrove. Per quello mentre tutti ricordano il nonno e il padre (che con la compagnia si trovava sempre allo storico bar Sport), come persone tranquille, lavoratori, cordiali, del figlio nessuno ha un ricordo".
Circa una decina di anni fa, Peter era ricomparso tra le vie del paese, "perché si era messo a frequentare una ragazza di Campogalliano – aggiunge un 40enne del luogo –. L’ho visto qualche volta girare con lei, lui era già uno ‘sbandato’, faceva uso di droga, beveva, era anche poco rispettoso dei luoghi. Era strano, non si è mai saputo cosa facesse per vivere. E anzi, mi stupivo di vederlo con la ragazza compaesana, che era l’esatto contrario di lui. Se ci penso ora, chissà che paura deve avere provato in questi giorni quella ragazza ripensando al tempo insieme".
Questa stessa donna che nel 2019 lo denunciò ai carabinieri di Campogalliano per alcune condotte estorsive, pretendendo soldi per acquistare droga, cocaina o crack di cui era dipendente da almeno vent’anni (risultano anche suoi diversi accessi in vari Sert). Ma quella querela poi venne archiviata dalla procura di Modena.
Maria Silvia Cabri