"Nessun rispetto per la comunità"

Codemondo, dura lettera del Comitato agli enti locali: "Fate gli interessi di Fer e Tper e non dei cittadini"

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di Francesca Chilloni

"Iniziative di pura svalutazione delle esigenze delle persone, volte al bieco risparmio - più volte invocato ma ben poco dimostrato – e prive di visione prospettica del bene comune".

È il durissimo giudizio che il comitato "Codemondo Respira" dà delle scelte di Fer e Tper rispetto alla soppressione della fermata del treno Reggio-Ciano nella frazione e di altre decisioni attuate negli ultimi anni.

I residenti hanno inviato una lunga lettera a Regione, Provincia, e ai Comuni sui cui territori la ferrovia si snoda - Reggio, Cavriago, Bibbiano, San Polo e Canossa - parlando di mancato rispetto delle esigenze della comunità.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’errore nel tabella dei nuovi orari del servizio, in cui è stata inserita erroneamente Codemondo facendo un copia-incolla dagli orari dell’anno precedente. La fermata "avrebbe raccolto un bacino di utenza di almeno 4 frazioni, per circa 4mila abitanti".

I cittadini di Codemondo, che a breve si costituiranno formalmente in associazione, rivolgono un appello alle amministrazioni locali affinché "assumano finalmente un ruolo da protagonisti, facendo valere la voce del territorio e perseguendo i reali interessi dei cittadini" rispetto a Fer e Tper.

"Non c’è rispetto quando si assumono decisioni rilevantissime per la vita delle persone senza il minimo coinvolgimento, comunicazione e trasparenza", si legge nella lettera - Non c’è rispetto quando ci si nasconde dietro pretese esigenze di "efficienza" per depotenziare il "servizio pubblico" a solo eventuale vantaggio del business societario". I gestori hanno poi agito "senza che si levasse, dalle Amministrazioni locali una sola voce a smentita o a difesa delle comunità".

Il Comitato sottolinea che chi conosce il territorio individua il principale problema nell’incrocio della linea con la strada provinciale 28 a Bivio Barco. "La priorità deve essere questa, non la riduzione del numero di passaggi a livello per conseguire un abbattimento dei costi di manutenzione".

Si chiede così di analizzare le reali esigenze della gente, del trasporto e le criticità, impegnando fondi laddove sia "realmente necessario e non sulla scorta di valutazioni approssimative".

Ingrid Zulian, Marco Azzaloni, Andrea Ferrarini e Paolo Monti - a nome dei concittadini -, sottolineano come la ferrovia oggi sia sotto "continue pressioni da parte del gestore alle amministrazioni comunali locali, per lo più direzionate al perseguimento dell’obiettivo della soppressione di passaggi a livello e di fermate… Vari episodi, anche recentissimi, hanno dimostrato come sicurezza ed efficienza non siano certo migliorate".

In questo contesto i Comuni "troppe volte si sono rivelati impotenti, poco convinti e poco convincenti nel sostenere le effettive primarie esigenze del territorio… Colpisce, in particolare, la mancanza di coordinamento e pianificazione sovracomunale".