PAOLO ROSATO
Cronaca

Nessuna ronda a Reggio: "Non le autorizzeremmo"

Il questore Maggese fa chiarezza: "È la legge a dirlo: chi sgarra è perseguibile". Sulla raffica di spaccate ai finestrini. "Cercano soldi per dosi, li stiamo prendendo".

Il questore Giuseppe Maggese

Il questore Giuseppe Maggese

"Quella di ieri sera – due sere fa, ndr – non era una ronda. Eravamo informati, se avessimo avunto il sentore che sarebbe stata una ‘ronda’ non l’avremmo assolutamente autorizzata. Le cosiddette ronde non sono giuridicamente ammesse e bisogna stare attenti, perché condotte di quel tipo sono perseguibili". Ci tiene a fare chiarezza il questore Giuseppe Maggese, interpellato dal Carlino dopo la ’passeggiata’ della Rete dei Patrioti in stazione che ha avrebbe dato il via a una serie di promenade sicurtarie. Promosse dai cittadini, certo. Tutto possibile? Sì, se l’iniziativa resta nel recinto doveroso della legalità.

Questore, quindi cos’era la ‘passeggiata’ dell’altra sera?

"Volantinaggio, del quale noi siamo stati informati a ridosso, l’abbiamo monitorato. Anche perché, possono esserci contro-esternazioni di ideologia opposta. Il volantinaggio non richiede autorizzazioni preventive: non erano tenuti, ma siamo stati avvisati a loro tutela. Tutto si è svolto senza criticità, e non c’erano reati sui volantini".

Quindi si può dire: voi non volete ’ronde’ in città.

"Non è che non vogliamo: non si possono fare, non sono autorizzabili. E’ la legge, e chi si arroga quel diritto poi risponde delle conseguenze. Quelle che ancora chiamiamo ‘ronde’ erano state disciplinate dal ministro Maroni diversi anni fa. Ma avevano dei paletti ben precisi".

Una stagione ormai conclusa.

"Esattamente".

Chi ha manifestato lamenta una recrudescenza dei fenomeni criminosi in città.

"Eseguiamo interventi e arresti tutti i giorni, di criminali di qualsiasi specie. Non mi pare ci sia una recrudescenza, bensì una situazione che merita attenzione, qui come altrove. Abbiamo ottenuto diversi risultati".

L’arrivo dell’Esercito sta effettivamente migliorando la situazione in stazione?

"Ha rafforzato la percezione di sicurezza da parte della popolazione. Già detto, non è la panacea di tutti mali, ma sicuramente significa avere più controlli".

Ma i cittadini sono sempre più esasperati dalle spaccate, di auto e negozi.

"Di questi soggetti autori delle spaccate ne stiamo prendendo diversi, a volte l’autore di più eventi è uno solo. Sono individui che cercano soldi per le dosi e non sempre riusciamo ad acchiapparli. Ultimamente, ripeto, ne stiamo prendendo tanti".

Ma tante giovani coppie vogliono andare via da Reggio. Per lei troppo allarmismo?

"Penso di sì, quanti sono i cittadini vittime di effrazioni? Non credo siano la maggioranza, ma si pone molta enfasi su quest’aspetto. Noi siamo sempre al lavoro per difenderli, ma va ricordato che molto spesso le aggressioni avvengono tra soggetti problematici, legati tra loro".

La criminalità si sta spostando negli ospedali, dove serve un maggiore presidio?

"Non ci risulta, e per gli ospedali spesso abbiamo soggetti noti che di colpo aumentano la loro intensità criminosa. Cerchiamo prima di tutto di toglierli dalla piazza, con percorsi di cura per esempio. Quanto al posto di polizia, opera mattina e pomeriggio e di sera passiamo un paio di volte. Non abbiamo una novità su ciò che accade, e di sicuro non possiamo mettere un poliziotto per ogni ambulatorio".