"Niente mostre in via Roma Guardatevi intorno!"

La protesta di Via Roma Zero che diventa un appello esteso a tutti "Crediamo nell’arte, ma è giusto essere solidali con il Comitato di quartiere"

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di Gloria Annovi

Dove sono finite le mostre del circuito OFF di Via Roma? Ve lo siete chiesti passeggiando in città per l’inaugurazione di Fotografia Europea? Manifestazione che per tre giorni ci ha regalato l’illusione di essere tornati alla normalità, tra concerti, mostre, dibattiti e una città desiderosa di ritrovare convivialità e momenti di svago per le vie dell’Esagono. Via Roma invece è apparsa stranamente sottotono per questa edizione: portoni chiusi. Nessuna mostra e poca risposta da parte del pubblico, che in passato si è invece sempre dimostrato caloroso verso le iniziative dell’Associazione Via Roma Zero, che diciamolo, negli ultimi 10anni ha riqualificato il quartiere. Come? Riportando le persone a viverlo grazie a momenti di convivialità che hanno saputo costruire, forti della loro idea di comunità solidale. Cene di quartiere, trekking urbani, mostre, concerti e residenze d’artista, che ci portavano a riscoprire un intero quartiere e le sue attività commerciali, rinate pian piano, anche grazie al sostegno degli stessi abitanti e dell’Associazione. Via Roma come Kreuzberg (quartiere multiculturale berlinese) erano soliti appellarla appassionati di arte e giornalisti, che avevano percepito la voglia dei suoi abitanti (molti di loro artisti), di rendere le differenze sociali e culturali un ponte verso il dialogo e la convivialità. Ma ormai appesantiti dal degrado in cui versa il quartiere negli ultimi due anni, attività commerciali e Via Roma Zero hanno scelto di non partecipare al Circuito OFF per denunciare un disagio: "abbiamo creato delle finte mostre e le abbiamo promosse sui social -ci spiegano i rappresentanti dell’Associazione- per poi annullarle il venerdì sera. Pur continuando a credere nella cultura e nell’arte come strumento di crescita, oggi vogliamo essere solidali con gli abitanti e il Comitato di quartiere. Nonostante le numerose richieste di attenzione nei confronti delle Istituzioni, i cittadini vivono ancora in situazioni di disagio ricorrente. Vogliamo una via con i portoni aperti, ma oggi abbiamo scelto di chiuderli per mostrare a tutti quello che merita più attenzione: la strada, per come è tutti i giorni. Guardatevi intorno per osservare com’è cambiato il quartiere in questi ultimi anni e per immaginare come potrebbe diventare migliore. Continuiamo a coltivare un’idea di comunità solidale e ci auguriamo di poter riaprire presto i portoni delle nostre case, quando l’ascolto delle istanze dei cittadini diventerà un processo concreto". Oggi Via Roma si mostra come non la ricordavamo più: decadente e deserta. "Reggio Emilia la città delle persone", dice il nostro slogan turistico, in cui ancora, chi vive questa città ogni giorno, non riesce a rispecchiarsi.