No alla ‘white list’ per l’assessore L’opposizione tuona: "Sia sospeso"

Il caso-Manfreda si infiamma a Casina. La capogruppo di minoranza Fornili: "Il sindaco non ha informato il paese"

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Anna Fornili, capogruppo di opposizione nel Comune di Casina, cosa pensa del caso che coinvolge l’assessore Tommaso Manfreda?

"Per noi è stata una notizia inaspettata. Anche perché... nessuno ce l’ha detta. L’abbiamo appresa dal vostro giornale".

Avreste voluto essere informati dal Comune?

"Assolutamente sì. Questo è il primo fatto grave. Ci mancherebbe, voi fate il vostro mestiere, ma ci dispiace esserne venuti a conoscenza dai media e non dalle istituzioni. Il sindaco Costi sapeva, come ha candidamente detto nell’intervista al Carlino, spiegando di essere stato informato da Manfreda stesso. Peccato che poi non abbia riferito in Consiglio Comunale...".

Presenterete un’interrogazione?

"Di sicuro chiederemo al sindaco di riferire e spiegarci nel prossimo Consiglio che sarà fissato tra fine anno e inizio 2023. Perché crediamo che questa sia la sede preposta per discuterne, come ogni comunità che si rispetti".

Altri passi?

"Come minoranza ci siamo mossi con le autorità competenti, ossìa alla prefettura, per cercare di capire l’entità di questo provvedimento. Poi, valuteremo i prossimi passi".

Vi aspettavate le dimissioni dell’assessore?

"Noi non chiediamo un passo indietro, ma quantomeno un passo di lato. Manfreda è giusto abbia la possibilità di chiarire la propria posizione a maggior ragione vista anche la delega ai Lavori Pubblici. Ma sarebbe opportuno, anche per la sua reputazione, una sospensione temporanea. Se il ricorso al Tar gli darà ragione, allora potrà tornare al suo posto. Ma sia chiara una cosa...".

Prego.

"Noi chiediamo che il Comune stia pià vicino possibile ai cittadini. Questo provvedimento della prefettura non deve passare come qualcosa contro il municipio. È una misura ad personam, sta all’assessore difendersi e tutelarsi. Mentre la posizione del sindaco è stata personale e non istituzionale. Non è stato coerente col ruolo che rappresenta. Bisogna stare molto attenti, perché il rischio è quello di uno scollamento con i cittadini. La prefettura è un’istituzione che tutela il nostro Comune come tutti, non lo denigra. E altrettanto dovrebbe fare il sindaco Costi. Mi aspetto dalla maggioranza un atteggiamento serio, senza cadere in semplificazioni".

La sua è una posizione sulla linea dell’associazione Libera che ha chiesto più rispetto verso le decisioni prefettizie.

"Condivido pienamente le dichiarazioni di Libera. E ribadisco la piena fiducia nella Prefettura e nell’importante lavoro che svolge nel nostro territorio. Del resto i numeri snocciolati di recente (Reggio è tra le province con più interdittive d’Italia, ndr) lo testimoniano".

Secondo lei, seppure occorra aspettare il Tar, questo può essere un episodio isolato oppure rappresenta un campanello d’allarme riguardo la mafia a Casina?

"Ritengo di non avere elementi per potermi esprimere. Ma credo non si possa generalizzare proprio perché le interdittive sono provvedimenti personali. Le chiacchiere le lascio ai bar e abbiamo fiducia negli enti competenti come forze dell’ordine e magistratura a riguardo. Le indagini non le dobbiamo fare noi, minoranza di un piccolo Comune, ma certamente il nostro importantissimo compito è quello di tenere alta la guardia sul tema delle infiltrazioni".

dan. p.