Novellara, i fans dei Nomadi a fianco del piccolo Matteo

Tanti messaggi di affetto al Nomadincontro per il bambino che ha subito il trapianto di midollo osseo

I fans dei Nomadi incoraggiano il piccolo Matteo

I fans dei Nomadi incoraggiano il piccolo Matteo

Reggio Emilia, 21 febbraio 2017 –

I FANS dei Nomadi sono al fianco di coloro che soffrono. E tra premi e riconoscimenti attribuiti a persone e associazioni che aiutano i bisognosi, il Nomadincontro non si è dimenticato del piccolo Matteo, il bimbo di quattro anni, di Novellara, che in questi giorni sta lottando per guarire da una malattia rara, dopo il trapianto di midollo osseo, ricevuto undici giorni fa da una ragazza californiana, risultata compatibile con il bambino. E proprio la canzone «Io voglio vivere», proposta domenica al concerto dei Nomadi, è stata cantata da tutto il pubblico e dedicata al piccolo Matteo. Lo ha ribadito il sindaco Elena Carletti (figlia di Beppe, fondatore dei Nomadi insieme ad Augusto Daolio), la quale ha affermato: «Io voglio vivere. Oggi più che mai dedicata a Matteo!». E pure un gruppo di fans si è voluto far fotografare con un foglietto inneggiante a Matteo: «Il Popolo Nomade è con te, piccolo grande guerriero…». Intanto, quella di ieri è stata la giornata del D+10. Sono trascorsi dieci giorni dal trapianto. «Sono giornate impegnative – dicono Enrico e Serena, i genitori del bambino – perché stiamo affrontando un po’ degli effetti collaterali dell’accoglienza del nuovo midollo. Tutto nella norma e appena tornano un po’ di energie mettiamo sugli attenti e in rassegna tutti i soldati del nostro esercito motorizzato... Perché il capo è sempre Matteo». In questi giorni al bambino stanno arrivando tanti saluti e incoraggiamenti. Fra questi, i saluti dell’Admo di Firenze, che al bimbo novellarese hanno dedicato una foto-dedica. «Matteo si sta impegnando con tutto se stesso, combattendo una battaglia a lui sconosciuta, ma non molla un attimo. Noi siamo con lui. Ci vuole pazienza, ma si sa che le cose fatte di fretta non portano buoni risultati. Quindi calma e perseveranza. Noi andiamo avanti», fanno sapere i genitori del piccolo.

Antonio Lecci