Non si è capito cosa significa città universitaria

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Alessandro

Bruscella*

Di recente abbiamo appreso che la biblioteca Panizzi rimarrà chiusa dal 27 Giugno al 27 Agosto negli orari pomeridiani, lasciando l’accesso libero solo nelle ore della mattina che vanno dalle 9 alle 13:15. Questo, ponendoci in linea di continuità con le battaglie da sempre portate avanti da parte del nostro sindacato, non può che lasciarci fortemente amareggiati. È infatti chiaro che la chiusura di un polo bibliotecario, di qualsiasi specie, in un periodo ancora così caldo per studentesse e studenti universitari, è un freno al progredire di quel progetto che ormai va avanti da tempo e che ha il nome di Città Universitaria. Per molte e molti di noi la sessione estiva di esami volge al termine negli ultimi giorni di Luglio e, spesso, la pausa nel mese di Agosto è pressocché irrisoria: gli esami da sostenere a Settembre arrivano più in fretta di quanto si pensi e, passato Ferragosto, ci si proietta già su di essi, ritornando con la testa sui libri. Risulta immediato, quindi, che tale chiusura comporterà un riversamento più ampio nella biblioteca Universitaria, la quale, per forza di cosa, non riuscirà a mantenere i ritmi in quanto i posti sono necessariamente limitati. Questo non farà altro che tagliare fuori una fetta ampia di studentesse e studenti che dovranno cercare delle soluzioni alternative per trovare un posto silenzioso che favorisca la concentrazione e lo studio. Ancora una volta, quindi, vediamo un disinteresse da parte delle istituzioni di competenza che, invece di agevolarci nel proseguire il percorso di studi che sarà poi spendibile sul territorio, ci lasciano spaesati e alla ricerca solitaria di soluzioni in grado di sopperire a tali problemi.

*coordinatore associazione studentesca Udu