Ribellione verso il sistema culturale, musicale e letterario costituito, voglia di rompere gli schemi e soprattutto di contenuti e suoni esplosivi, mai ascoltati prima. Questo ha rappresentato il movimento grunge negli anni Novanta del secolo scorso e stasera, dalle 21.30, il palco del Fuori Orario s’incendierà con le roventi note della grunge night, dedicata appunto alla corrente musicale originaria di Seattle, che ha segnato un confine indelebile nella storia del rock.
Saranno due le band che si alterneranno sul palco, proponendo il meglio della scena grunge ‘90 e oltre, DAF - Dissident Animal Flow di Scandiano (foto) e Grunge Pit di Bolzano.
Per la prima volta in Emilia, i Grunge Pit (Filippo Favilli-voce, Adriano Esposti-chitarre, Josè Ramon Gorret-chitarre, Sergio Santuari-basso e Matteo Crema-batteria) porteranno il pubblico in un viaggio musicale anni ‘90, tramite Alice in Chains, Stone Temple Pilots, Nirvana, Smashing Pumpkins, Soundgarden, Foo Fighters... di cui ascolteremo una carrellata di brani al cardiopalma. Dice Adriano, "Ognuno di noi ha estrazioni musicali diverse, metal (io), hard/rock, punk californiano…e a 30 anni di distanza abbiamo riscoperto o scoperto autentiche pepite d’oro musicali nei gruppi epigoni di allora: ci hanno sorpreso per l’attualità delle liriche e tematiche quanto per la potenza sonora, e lo testimonia un ritorno di fiamma da parte del pubblico, che viene ai concerti e si entusiasma".
A chiudere infiammando la Grunge night saranno i reggiani DAF (chitarre di Emanuele Lugari e Massimiliano Magnani, basso di Simone Balestrazzi, batteria di Roberto Guatteri e voce Francesco Ottani), fra le migliori band tributo ai Pearl Jam del nord Italia. I loro live-act sono famosi per una meticolosa interpretazione della band di Seattle. "Siamo figli degli anni Novanta, quindi per noi suonare Grunge significa portare avanti quell’idea - dice Ottani, già cantante dei Clan Destino - una rivoluzione rispetto all’arte musicale di prima e che veniva al momento giusto, segnando una fase di trasformazione. Dal mio punto di vista ci siamo legati all’unica band che ha avuto un’evoluzione sincera, i Pearl Jam, quindi suoni duri, cattivi, forieri di una ribellione tipica degli adolescenti che però ha prodotto un movimento culturale, diventando una guida anche per le correnti di pensiero che si sono generate, vedi globalizzazione, in una chiave propositiva futura". Ad aprire la serata saranno gli Stereofase, rock band emergente di ventenni nata a Reggio a inizio 2024, con alcuni episodi del loro progetto ‘Reportage’, un racconto musicale emozionale di brani inediti in italiano.