Notte di paura, poi la buona notizia "Mio figlio sta bene, un miracolo"

La mamma di Diego Bigliardi, il giovane che affiancava il pilota: "Posso dire che oggi è un giorno di festa". Sabato sera il ragazzo dopo l’impatto l’ha chiamata: "Stai tranquilla, sono precipitato ma non mi sono fatto male"

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"Oggi per me è una giornata di festa. Sì, mio figlio sta abbastanza bene. E’ stato un miracolo". La signora Cristina, mamma di Diego Bigliardi – il ragazzo di 23 anni che era seduto accanto all’amico pilota – può finalmente tirare un sospiro di sollievo. Diego è a casa. Dovrà portare qualche tutore, ma si rimetterà in fretta. E’ sopravvissuto a un incidente aereo e tra qualche anno – quando il tempo avrà stemperato le emozioni ancora troppo vive – potrà raccontare agli amici un’incredibile serata a lieto fine, quei momenti in cui si teme di non poter vedere più i propri cari, e la mente riepiloga, per flash, la propria esistenza.

Uno sportivo incallito, Diego, tanto da trasformare la passione in professione, al Fit Village. Ma anche un ragazzo scrupoloso. Sabato sera, appena uscito dalla carcassa dell’aereo, ha voluto subito assicurare la sua mamma prima che l’eco di una vicenda così clamorosa la raggiungesse troppo in anticipo, trovandola impreparata.

"Mi ha telefonato – racconta la signora Cristina – e mi detto: ’Mamma. stai tranquilla. Sono precipitato, ma sto bene’. Io subito non ho neanche realizzato la cosa. Pensavo fosse caduto giù da qualche parte. Credevo che il giro in aereo si fosse concluso molte ore prima, ormai ero tranquilla".

Sabato sera, davanti all’ingresso del pronto soccorso – nel viavai incessante di mezzi d’emergenza e auto private che scaricano persone acciaccate – la mamma di Diego aveva vissuto le ore d’ansia e di trepidazione che scuotono tutti i genitori in occasioni così drammatiche, quando è in ballo la salute dei propri figli.

Era arrivata in auto da Traversetolo in un lampo. "Non so quante violazioni della strada ho fatto". Un tentativo di trovare il sorriso, di non perdersi d’animo, mentre gli amici del figlio e i parenti, lì accanto, si sforzano di rassicurarla.

Una notte interminabile, appesa alle notizie che man mano filtrano dall’ospedale. Fin a quando la paura è diventata gioia. Un miracolo, davvero.

a.fio.