Nuovo attacco dei lupi in un ovile

Tre pecore uccise, due ferite. Cia e Coldiretti rilanciano l’allarme: "I risarcimenti non possono bastare"

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di Francesca Chilloni

L’allarme lupi non cessa. Nella notte dopol’incontro in Prefettura si è verificato un attacco nella zona di Codemondo in una stalla aziendale: due pecore divorate, una uccisa e altre due ferite. Gli attacchi precedenti si erano verificati in stalle ai Quercioli di Cavriago e della zona tra Bibbiano e Barcaccia. Intanto Roberta Verzelloni - collaboratrice dell’Osservatorio Lupi val d’Enza che si appoggia al Wwf Parma -, segnala un altro furto di "fototrappola".

Questa volta è avvenuto a Caverzana di San Polo. Il gruppo, che fa monitoraggio dei predatori, ha denunciato il furto ma Verzelloni aggiunge: "La fototrappola usa un codice di sblocco, quindi è inutilizzabile. Se la ritrovate, o volete restituire la refurtiva in anonimato, ve ne saremo grati". L’anno scorso ne erano state rubate 7, quest’anno già 3. Intanto le associazioni agricole Cia e Coldiretti, pur ringraziando il prefetto Rolli, per l’attenzione mostrata al problema lupi fanno capire che si aspettano interventi più incisivi. "A dirlo non sono più solo gli agricoltori e i cittadini che da anni denunciano la loro incontrollata proliferazione, ma lo testimoniano anche le cronache", afferma Antenore Cervi, presidente della Cia reggiana: "La situazione è molto difficile. I lupi ora sono presenza fissa anche in Val d’Enza e nella Bassa: si muovono vicino agli abitati e rappresentano un rischio anche per la sicurezza delle persone… Nei giorni scorsi un branco si è avvicinato alla recinzione di una piscina piena di bagnanti, tra cui bambini. Solo l’intervento di mezzi motorizzati lo ha costretto ad allontanarsi". E aggiunge: "Le aziende agricole trovano sempre più difficoltà nel portare al pascolo gli animali, ma la questione riguarda anche bovini e ovini allevati all’aperto... addirittura cani e gatti. Diversi attacchi sono stati messi a segno nei cortili". Per la Cia "la questione non può essere liquidata solo coi risarcimenti... non compensano mai a sufficienza il danno che, oltre la perdita degli animali, comporta la ricostituzione del patrimonio zootecnico".

"Bene per le rassicurazioni ricevute – commenta la direttrice di Coldiretti, Cerabona– Bene anche la decisione del tavolo di predisporre un vademecum. È utile accogliere anche i suggerimenti delle Atc che si sono rese disponibili a portare il loro contributo. Durante la stesura del vademecum evidenzieremo le esigenze della zootecnica in relazione alle buone pratiche rese obbligatorie dalle norme del benessere animale e dalle specificità delle aziende agricole di pianura". Anche l’assessore regionale all’agricoltura, il reggiano Alessio Mammi, ha lanciato l’allarme al ministro dell’Ambiente per approvare il Piano d’azione nazionale.