Nuovo impianto per abbattere i cattivi odori

Un sistema di aspirazione e filtraggio realizzato alla I.Blu, società Iren, per rispondere alle proteste dei cittadini. Migliorerà la qualità dell’aria

Nuovo impianto per abbattere i cattivi odori

Nuovo impianto per abbattere i cattivi odori

Investimenti per limitare l’impatto sull’ambiente e favorire un miglioramento della qualità dell’aria. E’ quanto è stato realizzato allo stabilimento della I.Blu, società del gruppo Iren con sede a Cadelbosco Sopra, a lungo al centro di proteste dei cittadini residenti nella zona, alle prese con disagi per cattivi odori e inquinamento.

Nei giorni scorsi il sindaco Luigi Bellaria e l’assessore Claudia Di Sano hanno visitato l’azienda, accolti dal responsabile di area, Mirko Tutino, e dal dirigente del centro produttivo, Daniele Bigi, proprio per valutare lo stato di avanzamento delle operazioni di ammodernamento ed efficientamento del sistema di aspirazione dello stabilimento. Sulla base di un piano di sviluppo sostenibile, I.Blu si è impegnata a procedere con investimenti industriali per migliorare ulteriormente i target di sostenibilità dell’impianto.

Si punta a una significativa riduzione dell’emissione di odori nella zona industriare di via Tasso, problema segnalato soprattutto in passato, quando l’azienda era di altra proprietà. Il nuovo sistema di aspirazione e filtraggio capta le emissioni in area produzione e in parte del magazzino, per abbattere gli odori sprigionati delle lavorazioni della plastica. Il progetto è stato autorizzato da tutti gli organi competenti.

"E’ stato installato un impianto di captazione capillare nelle aree produttive – spiega Bigi – che migliorerà ulteriormente le condizioni dell’aria reimmessa in ambiente grazie a una potenza di filtrazione quasi triplicata: da una portata di captazione di 60mila m3h ante operam si passa ai 160 mila m3h del nuovo impianto installato". Che è costituito da due camini in acciaio inox e da un filtro a batteria dotato di quattro silos con assorbimento a carboni attivi.

Antonio Lecci