Nuovo ospedale Reggio Emilia, presto la gara per il Mire. Un sogno da 35 milioni di euro

Il cantiere per l’ospedale ‘Maternità e Infanzia’ inizierà nel 2020

Ecco come sarà il Mire

Ecco come sarà il Mire

Reggio Emilia, 14 dicembre 2018 - Il Mire sarà realtà. Da un sogno che sembrava ‘impossibile’ al disegno di un edificio innovativo, fino alla posa del primo mattone, che avverrà presumibilmente nel 2020. Lo hanno detto e lo hanno mostrato mercoledì sera, alla sala degli Specchi, gli artefici di questo nuovo padiglione del nostro ospedale, il Maternità Infanzia Reggio Emilia, di cui è stato presentato il progetto esecutivo, che apre l’appalto. Le mamme, che nutrono, crescono e prima di ogni cosa danno la vita, e i bambini, il vero futuro del mondo e di questa città, sono i protagonisti di un’operazione che somiglia a un miracolo, visti gli sforzi finanziari e la volontà messi in campo per portarla a compimento. Grande la partecipazione al Natale del Mire, per celebrare una struttura che sorgerà a fianco del Core e sarà completata nel 2024.

OSTETRICIA GINECOLOGIA 1_TRATTATA-G_WEB
OSTETRICIA GINECOLOGIA 1_TRATTATA-G_WEB

La gara di appalto sarà realizzata nel 2019 e nel 2020, salvo imprevisti, inizieranno i lavori. Sono 25 i milioni di euro in partenza investiti nell’opera da progetto preliminare, ai quali se ne sono aggiunti in corso d’opera dieci, per un totale di 35 milioni di euro, investimento complessivo sul Mire. Il direttore dell’Ausl Fausto Nicolini, Stefano Bonaccini, presidente della Regione, Giammaria Manghi, presidente Conferenza sociale sanitaria territoriale, il sindaco Luca Vecchi e Andrea Carletti, consigliere delegato della Provincia, oltre a tantissimi professionisti, hanno ripercorso la storia a tappe di questo sogno, che non sarebbe stato possibile senza il sostegno di Curare Onlus e la volontà delle istituzioni che hanno incarnato il desiderio di una comunità intera.

In sala erano presenti anche i rappresentanti di Conad Volley Tricolore, fra loro il dirigente Migliari, il coach Mastrangelo e i giocatori Sesto e Fabroni. Una serata di immagini che hanno svelato la composizione del nuovo edificio che nascerà, ma anche di testimonianze e commozione per chi da più di 10 anni lavora a questo progetto. Un’opera che costerà oltre 30 milioni di euro per la realizzazione dei primi due lotti finiti, il cui finanziamento è possibile grazie al sostegno della Regione, alla fusione delle due Aziende ospedaliera e sanitaria e per la incessante raccolta fondi di Curare Onlus presieduta da Deanna Ferretti Veroni.

Il Mire in cifre
Il Mire in cifre

Spiccata innovazione sanitaria e tecnologica, umanizzazione degli spazi e dell’accoglienza per la maternità e l’infanzia del futuro, le caratteristiche di un edificio spalmato su quattro piani e un seminterrato, per una superficie complessiva di 17mila 428 metri quadri. 

Mire ospiterà le funzioni intensive nel seminterrato. Al piano terra, il pronto soccorso ostetrico ginecologico, il blocco travaglio parto, il blocco operatorio e la neonatologia. Un impianto costruito su percorsi rapidi, per la massima sicurezza, efficienza e razionalizzazione delle risorse. I tre piani, destinati a degenze e ambulatori, si svilupperanno attorno a una corte interna coperta da un cielo di cristallo che garantirà un elevato confort abitativo grazie all’apporto dell’illuminazione e della ventilazione naturale a tutti gli spazi. Tempo di esecuzione previsto, 48 mesi.