Offende la preside su Fb Prof condannata a sei mesi

L’ex docente (licenziata) dovrà pagare anche 5mila euro e le spese legali. L’avvocato della dirigente: "Questa vicenda ha sconvolto tutta la scuola"

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di Alessandra Codeluppi

"L’insegnante ha rivolto offese gravi alla preside. Non solo: questa vicenda ha sconvolto tutta la scuola". È quanto ha rimarcato, durante la discussione del processo, l’avvocato Gianluca Tirelli, nominato da una preside che si è costituita parte civile contro un’ex insegnante di un istituto superiore di Guastalla. La donna, accusata di diffamazione aggravata dall’averla commessa sui social, è stata condannata ieri dal giudice Cristina Beretti a 6 mesi e al pagamento di 5mila euro di provvisionale nonché delle spese legali.

Al centro della vicenda giudiziaria, due post pubblicati su Facebook con insulti e volgarità rivolti alla preside. Secondo quanto denunciato ai carabinieri dalla dirigente scolastica, oggi 56enne, la docente non si era presentata a scuola il 3 settembre 2018, giorno della convocazione di tutti i colleghi. Così la preside aveva incaricato alcuni collaboratori di contattarla, ma senza avere risposta. Tre giorni dopo, però, scoprì che sul profilo Facebook dell’insegnante era comparso un testo che mischiava offese a sfondo sessuale, insinuazioni sul cambio di dirigente nell’istituto, un’accusa di mobbing e minacce di morte: "Se mi blocca lo stipendio la tolgo via dalla faccia della terra".

A fine settembre la dirigente integrò la precedente denuncia. Poiché l’assenza ingiustificata della docente si era prolungata, le inviò una raccomandata. Apparve un nuovo post, in cui la docente si rivolgeva all’allora ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, accennando ad "abuso di potere verso docenti e discenti" e a "spostamenti assurdi di ragazzi disabili". Poi aveva rivolto parole pesanti al ministro stesso e anche a Papa Bergoglio.

La dirigente aveva raccontato in tribunale i comportamenti in apparenza inspiegabili della docente. Si sentì rivolgere di persona una frase di questo tenore: "Lei non mi conosce, ma io sì. Tornerò a breve e gliela farò pagare. Metterò le mani sulla sua faccia".

Dopo la denuncia sporta ai carabinieri, nel novembre 2018 fu aperta un’azione disciplinare. Poi la docente, che non si presentò a un’audizione al Provveditorato, fu licenziata. L’imputata è difesa d’ufficio dall’avvocato Fabio Benati, che ha cercato di contattarla più volte, ma senza esito. Il legale ha chiesto di fare una perizia psichiatrica, domanda bocciata dal giudice. Ieri il pm ha chiesto per l’imputata 8 mesi di condanna, evidenziando che il post era pubblico e la prova della sua responsabilità appariva certa. L’avvocato Tirelli aveva domandando 30mila euro di risarcimento. La difesa, sottolineando che la docente risultava irreperibile, aveva chiesto il minimo della pena e le attenuanti generiche perché incensurata.