Offese a moglie e figli Marito denunciato

Dai carabinieri di Santa Croce. Sequestrate anche le armi. regolarmente detenute. Le caserme si tingono di rosso

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Anni di vessazioni psicologiche nei confronti della moglie, apostrofata quotidianamente coi peggiori aggettivi anche davanti ai figli minori, ai quali non risparmiava lo stesso comportamento.

Per questo un uomo è stato denunciato dai carabinieri di Santa Croce alla Procura con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. I militari inoltre, a scopo precauzionale come prevede il cosiddetto ‘codice rosso’, gli hanno sequestrato le armi detenute regolarmente: due pistole, una carabina e un fucile. Mentre la moglie e i figli sono stati collocati in una struttura protetta.

La donna, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, ha trovato la forza di chiamare il 112 dopo che l’uomo è venuto alle mani con un figlio. Inoltre ha raccontato una serie di offese subìte fin da quando è stata presa a male parole dal marito arrabbiato con lei perché camminava lentamente all’uscita dall’ospedale a causa dei punti dopo il parto cesareo del loro primogenito.

Oltre all’impegno quotidiano per contrastare questi crimini, l’Arma si spende anche simbolicamente nella giornata internazionale contro il fenomeno. Da ieri si sono illuminate di arancione le caserme d’Italia che ospiteranno i 150 locali del progetto ‘Una stanza tutta per sé’ (nella nostra provincia è in allestimento a Guastalla), aderente alla campagna ‘Orange The World’ in collaborazione con la onlus Soroptimist International con cui il generale Giovanni Nistri ha siglato un protocollo ad hoc. Il documento contiene la guida per arredare le stanze, tenendo conto della psicologia dei colori e delle immagini, ma anche di uno spazio giochi per i figli piccoli. Si tratta di luoghi per assistere la donna nel delicato momento della denuncia delle violenze subite, dove la donna possa sentirsi a proprio agio nel raccontare i fatti, ascoltata da personale specializzato. Ogni stanza è dotata di un sistema audio-video per la verbalizzazione computerizzata che evita alla vittima più momenti di testimonianza durante la fase processuale successiva.

dan. p.