Olimpiadi, Dosso e Morini fuori dalle finali

Zaynab ultima nella ’semi’, rivali troppo forti. La nuotatrice squalificata con la staffetta 4x200. Scherma: orgoglio reggiano per Vismara

Se diamo ragione a Benedetta Pilato, beh, questi per gli atleti reggiani sono i giorni più belli della loro vita: partecipare alle Olimpiadi non è da tutti, vincere è solo per qualche eletto, chiedere a Stefano Baldini e a Giuliano Razzoli. Sicuramente qualcuno sperava qualcosa di più, a partire da Zaynab Dosso che ieri nella semifinale dei 100 piani è giunta nona in 11’’34, non riuscendo a raggiungere la finale. La Dosso nelle ultime gare disputate non aveva particolarmente impressionato e la forma dei primi di giugno evidentemente non c’è più. Ora resta ancora la staffetta 4x100 dove l’Italia può far bene, con batterie giovedì alle 11.

Va male anche a Sofia Morini, la giovane nuotatrice reggiolese, ma non per colpa sua. Anzi la staffetta 4x100 mista si era qualificata per la finale con il sesto tempo, ma il controllo Var ha portato alla squalifica della compagna Viola Scotto di Carlo, e quindi dell’Italia, per irregolarità nella nuotata. Una gara che le azzurre avevano condotto bene con il dorso di Margherita Panziera in 1’00’’91, la rana di Benedetta Pilato in 1’00’’51 e il delfino di Viola Scotto di Carlo in 57’’17. La chiusura a stile della Morini in 53’’34 aveva portato al 3’57’’01, tempo che avrebbe permesso l’ingresso in finale.

Federico Vismara, il 27enne spadista milanese delle Fiamme Azzurre, ha un passato reggiano di grande spessore: perché è sulle pedane di via Melato che è esploso il suo talento. Era un liceale e con la famiglia aveva seguito il padre, a Castellarano per lavoro. Con i compagni di sala reggiani si è allenato per anni e con il Koala ha vinto titoli giovanili, il campionato italiano cadetto e gare di Coppa del Mondo under 20. Il suo primo allenatore è stato Massimo Bertacchini che è andato a Parigi assieme a Fabrizia Alessandrini per assistere alle gare. I due fondatori del Koala lo hanno incontrato al termine delle gare dove ha colto due quinti posti, sia a livello individuale, sia con il team azzurro. "Terminata la gara a squadre – dice Bertacchini - abbiamo finalmente incontrato Federico, cosa non scontata alle Olimpiadi. Non può rimproverarsi nulla perché ha dato tutto ed è ciò che conta quando si affronta una competizione. Abbiamo parlato dei suoi progetti futuri e naturalmente della festa che organizzeremo in onore del nostro primo atleta olimpico".

Claudio Lavaggi