Omicidio Reggio Emilia, Aniello Iazzetta ucciso a suon di botte

Il 51enne è stato trovato morto nel suo appartamento di via Stalingrado. Sul posto i carabinieri, il reparto per i rilevamenti scientifici e il pm Salvi. Si indaga per omicidio: verifiche su un uomo e una donna

Omicidio a Reggio Emilia: le indagini dei carabinieri

Omicidio a Reggio Emilia: le indagini dei carabinieri

Reggio Emilia, 17 giugno 2021 - Un altro omicidio . Il terzo a Reggio Emilia e provincia nell’arco, ormai, di due mesi. E’ avvenuto ieri, in via Stalingrado, molto probabilmente nella tarda mattinata o, al più tardi, nel primissimo pomeriggio, al primo piano del civico 3, ma la notizia si è sparsa soltanto intorno alle 18.30.

Trovato morto in casa

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Ad essere stato ucciso, probabilmente dopo una colluttazione - da sommarie informazioni, non confermate, si parla di "traumi facciali" - (forse doveva essere solo una ’lezione’, sfuggita drammaticamente di mano?) è un cittadino italiano, di cinquantuno anni, di origine campana. Aniello Iazzetta, il nome.

I carabinieri stanno verificando la posizione di due persone, un uomo e una donna, controllate e portate in caserma a La Spezia. Al momento non sono stati emessi provvedimenti, ma si stanno svolgendo accertamenti sui due, d'intesa con il pm titolare del fascicolo, Valentina Salvi. I due appartenevano alla rete di conoscenze della vittima. Si sta verificando un eventuale loro coinvolgimento nel delitto, commesso forse domenica sera. (ANSA).

Molti elementi mancano ancora all’appello, e, le notizie, allo stato attuale risultano alquanto frammentarie, ma a dare l’allarme al 112, ossia alla Centrale Operativa dei carabinieri del Comando di Corso Cairoli è stato il vicino di casa, il quale evidentemente si è accorto che nell’appartamento del signor Iazzetta qualcosa non quadrava. Sul posto, racconta chi abita e lavora nella via, è iniziata una processione di carabinieri, con i militari del Servizio Radiomobile, e quelli con i camici bianchi, ed i copriscarpe di cellophane, del reparto dei rilevamenti scientifici (andranno avanti fin dopo le 20 a svolgere le loro attività e a cercare indizi e reperti utili all’indagine). A metà pomeriggio, si racconta, è arrivato anche il sostituto procuratore Salvi, che era il pm di ’turno’, e che avrà il compito di coordinare le indagini su questo ennesimo fatto di sangue in città.

Infine, nel tardo pomeriggio,è giunto sul posto anche il Maggiore Luigi Scalingi che ha voluto prendere visione della scena al primo piano dello stabile di via Stalingrado e capire meglio il contesto in cui si sono svolti i fatti.All’uscita dalla palazzina non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Da quanto viene raccontato, il civico 3 è stato già in precedenza teatro di momenti turbolenti con le forze dell’ordine che sono state chiamate più volte per sedare alterchi, anche pesanti, avvenuti nella palazzina, molto probabilmente sempre con Iazzetta protagonista.

Il quale, una mattina, viene altresì raccontato, si è presentato a casa con il volto tumefatto. Probabile conseguenza di una colluttazione avuta in precedenza. Insomma, una storia alquanto torbida, dai contorni ancora tutti da definire, in cui molto potrebbe ancora affiorare dalle indagini dei carabinieri.