Omicidio Reggio Emilia, killer braccato da droni e cani molecolari

Nelle scorse ore trovato un nuovo giaciglio a Cavazzoli. Ma lui continua a fuggire

Omicidio barista Reggio Emilia, caccia al killer con i cani (Foto Artioli)

Omicidio barista Reggio Emilia, caccia al killer con i cani (Foto Artioli)

Reggio Emilia, 12 agosto 2019 - Caccia all’assassino. Per gli inquirenti l’omicida della giovane barista, massacrata giovedì pomeriggio a coltellate nel bar Moulin Rouge dove lavorava, è ancora in città. Le ricerche stanno individuando via via nuovi nascondigli dove l’uomo si è fermato in questi giorni, sfuggendo di pochissimo alla cattura. Le indagini sono concentrate nelle zone di Cavazzoli, Roncocesi e San Prospero. L’uomo potrebbe essere ancora armato del coltello utilizzato per ammazzare la ragazza.

L’ultimo ritrovamento ieri mattina, una nuova conferma per gli investigatori di essere molti vicini all’uomo. Una sorta di giaciglio individuato nella zona della centrale di Rete Due di via Hiroshima dove il presunto omicida della 24enne avrebbe trascorso la notte tra sabato e domenica. Poche ore soltanto gli hanno evitato la cattura. 

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Ma il ritrovamento ha permesso di proseguire le ricerche, in particolare con i cani molecolari. Già venerdì pomeriggio un altro ‘rifugio’ dell’uomo era stato individuato in via Giglioli Valle, offrendo nuovi indizi e la possibilità di continuare a impiegare le unità cinofile.

La caccia all’omicida ricorda la lunga caccia a Igor il russo, l’assassino del barista di Budrio che aveva poi iniziato una lunga latitanza lastricata di sangue, fino alla cattura otto mesi dopo in Spagna. In quel caso si trattava di un ex militare, dalla grande pericolosità e ferocia. 

Il brutale omicidio della barista 24enne Hui ‘Stefania’ Zhou, massacrata a coltellate nel locale dove lavorava, ha scatenato una reazione forte dell’ordine. Poche ore sono state sufficienti per identificare il probabile assassino e avviare la caccia. Hicham Boukssid, 34 anni di origini marocchine. 

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Insieme alle perlustrazioni sul territorio, gli inquirenti stanno compiendo indagini parallele di tipo tradizionale. Sul campo coordina le indagini il pm Marco Marano. Ieri si è svolto un nuovo summit in Prefettura per coordinare le ricerche. Impegnati nelle ricerche anche i Vigili del fuoco di Reggio. Sono utilizzati tutti i mezzi possibili, dai droni alle unità cinofile.

Decine le segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine di persone che ritengono di averlo visto. Ma la pista principale continua a essere quella reggiana e le ricerche continuano a essere concentrate in un’area non troppo lontana da quella del delitto. Ieri sul corpo della giovane ragazza è stata eseguita l’autopsia.