Omicidio Citro Reggiolo, il vicino di casa condannato all'ergastolo

Il 31enne era stato freddato davanti alla moglie e ai due bimbi piccoli nel novembre 2017 da Giampaolo Dall’Oglio

La famiglia Citro: i due bimbi, Milena e il papà Francesco, ucciso da un vicino di casa

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Reggio Emilia, 1° febbraio 2019 - È stato condannato all’ergastolo, in rito abbreviato, Giampaolo Dall’Oglio, 65 anni, accusato dell’omicidio di Francesco Citro. Il giovane di 31 anni era stato freddato davanti alla moglie e ai due bimbi piccoli, il 23 novembre 2017 nel suo appartamento di Villanova di Reggiolo, nella Bassa Reggiana. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti – nonostante lui si sia sempre dichiarato innocente – a ucciderlo sarebbe stato proprio il vicino di casa. 

Il pm aveva chiesto per lui l'ergastolo. All'uomo erano contestati anche i reati incendio doloso e tentato omicidio degli altri familiari (moglie e due biimbi piccoli) e un ospite che erano in casa; per questo la condanna è stata di ergastolo, al netto della riduzione di un terzo della pena per la scelta del rito premiale.

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Il movente dell’omicidio, secondo i carabinieri che avevano indagato sulla vicenda e lo avevano arrestato dopo sette giorni dal delitto, era da ricercare in rancori covati da anni per futili motivi di vicinato tanto che, qualche ora prima dell’omicidio, Dall’Oglio avrebbe anche dato fuoco all’autovettura della vittima.

L’imputato, era un operaio ed ex guardia giurata, aveva esploso contro la porta della vittima almeno 4 colpi di pistola ad altezza d’uomo; colpi che hanno ucciso il giovane autotrasportatore di origini calabresi. 

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