Omicidio di Reggiolo, "arrestato l'assassino". E' un vicino di casa / VIDEO

Nessun movente mafioso. Il killer, 63 anni, ha prima incendiato l'auto della vittima poi gli ha sparato per vecchi rancori

Francesco Citro, la vittima

Francesco Citro, la vittima

Reggiolo (Reggio Emilia), 1 dicembre 2017 - L'assassino di Francesco Citro, 31 anni, freddato davanti alla moglie e ai due bimbi piccoli, il 23 novembre scorso è un vicino di casa. Si chiama Giampaolo Dall'Oglio, 63 anni e il movente dell'omicidio va cercato in rancori covati da anni per futili motivi di vicinato tanto che, qualche ora prima dell'omicidio, aveva anche dato fuoco all'autovettura della vittima. Dall'Oglio è un operaio ed ex guardia giurata e questo spiega la sua dimestichezza nell'uso delle armi.

image

L'operazione è stata portata a termine dai carabinieri e spazza quindi via tutte le ombre mafiose che aleggiavano sulla brutale aggresisone. "Già la sera dell'omicidio avevamo capito che la pista giusta era quella che abbiamo seguito", hanno spiegato Antonino Buda, comandante provinciale dei carabinieri nella conferenza stampa.

L'arresto è avvenuto nella notte su disposizione del pm Valentina Salvi. Giampaolo Dall'Oglio è accusato di omicidio aggravato, incendio, detenzione e porto illegale di un’arma da fuoco. Sono stati - ha spiegato il colonello Buda - "sette giorni di ininterrotte indagini che, oltre a escludere collegamenti con la criminalità organizzata anche perché la vittima era del tutto estranea a tali contesti, hanno permesso di contestualizzare i fatti portando all’individuazione dell’assassino. Sarebbe stato sempre il vicino di casa ad appiccare anche l’incendio all’auto della vittima tre ore prima dell'omicidio. Un gesto che a quanto pare non ha 'soddisfatto' i rancori che nutriva, per banali questioni di vicinato nei confronti dell’autotrasportatore tanto da indurlo poco dopo le 23 del 23 novembre a raggiungere l’appartamento della vittima ed esplodere contro la porta almeno 4 colpi di pistola ad altezza d’uomo incurante che nell’abitazione si trovassero - oltre ai due coniugi - anche i 2 bambini, figli della coppia".

Gli investigatori della Scientifica
Gli investigatori della Scientifica

I colpi esplosi contro la porta - ha proseguito il colonello - hanno "generato,  questa volta, la reazione di Francesco Citro che, uscito di casa, è stato però raggiunto da altri 6 colpi d’arma da fuoco di cui almeno 3 lo hanno raggiunto al corpo, colpendolo in organi vitali".  

I funerali di Francesco Citro
I funerali di Francesco Citro