"Ha reso una testimonianza reticente nel dibattimento, in parte forse anche falsa. Bisognerà valutare".
Concludendo la requisitoria, il pubblico ministero Laura Galli si è soffermata su due parenti di Saman Abbas non imputati: ha escluso che possano avere avuto responsabilità materiali e morali nella morte della 18enne, ma li ha definiti entrambi "conniventi".
Uno, la cui testimonianza la Procura sembrerebbe intenzionata a vagliare, è Irfan Amjad: lui è nipote di Shabbar Abbas e Danish Hasnain, cugino di Ikram Ijaz e dipendente dell’azienda agricola Bartoli.
Era stato iscritto nel registro degli indagati il 18 ottobre 2022 per omicidio, sequestro di persona e soppressione di cadavere; poi la Procura aveva chiesto il 9 febbraio 2023 l’archiviazione, disposta il 30 marzo dal giudice Luca Ramponi.
All’esito del dibattimento, "sappiamo che era a conoscenza del fidanzamento di Saman in Pakistan, che lei gli voleva bene e che ha acquistato il biglietto aereo" per Nazia Shaheen. Era anche nell’elenco dei nomi delle persone dati il 4 febbraio 2021 al fidanzato Ayub Saqib da Saman, che riteneva potessero farle del male: figurano i cinque imputati, il fratello minore e i due parenti.
Dalla sua testimonianza nel processo il 16 giugno, il pm Galli ha notato una contraddizione: "Irfan ha dichiarato che il primo maggio 2021 Haider gli riferì che la sorella era partita per il Pakistan. Ma ai carabinieri, quand’era stato sentito - rileva il pm - aveva detto che non sapeva dove fosse Saman. Si può dire che senz’altro Irfan intuisse, sapesse le intenzioni del nucleo familiare, ma non possiamo esserne certi. Il fatto che uno dia un consiglio non significa che sia recepito: non si può poi sapere se gli altri volessero ucciderla".
Il riferimento è alla frase "Se mia figlia facesse così, anch’io mi comporterei nello stesso modo", che il fratello di Saman ha sostenuto di aver sentito da Amjad. Per il pm "può essere escluso il concorso materiale: quella notte c’era traffico dati attivo, lui stava chattando". Per il concorso morale, resterebbero in piedi "quella frase, l’acquisto del biglietto e avee consigliato di uccidere Saman non si sa bene quante volte", ma il pm lo esclude: "Abbas non aveva bisogno del rafforzamento criminoso o della sua approvazione". L’altro parente è il fratellastro di Abbas, Zaman Fakhar: trasferito in Spagna, era stato invitato a testimoniare nel processo anche in videocollegamento, ma lui ha fatto sapere di non essere disponibile e poi si è reso irreperibile.
Pure lui, a detta di Haider, avrebbe dato "consigli brutti".
Alessandra Codeluppi