Omicidio Scandiano, il movente? Litigi per burle, terreni e donne

Il delitto potrebbe anche nascere da questioni sentimentali

Omicidio Scandiano, Gianpietro Guidotti e Giorgio Campani (Artioli)

Omicidio Scandiano, Gianpietro Guidotti e Giorgio Campani (Artioli)

Scandiano (Reggio Emilia), 16 aprile 2019 - Da amici a nemici. Da futili diatribe per motivi di vicinato per cui si sono susseguite querele e controquerele fino a contendersi una donna con provocazioni annesse. Ed è in questi screzi che si annida il movente. Gianpietro forse ha accumulato e poi alla fine è esploso. E ha esploso quel colpo di pistola fatale, come se fosse una sorta di liberazione dal tormentato rapporto con la vittima. Compagni di scuola e poi «di merende» come si dice da queste parti.

Si racconta che Gianpietro e Giorgio fossero inseparabili da giovani. Andavano insieme in discoteca e spesso tornavano a casa con la stessa auto, prendendola un po’ per uno, come fanno tutti i ragazzi. Dato che abitavano a pochi chilometri di distanza, nella stessa isolata frazione di Visignolo, nel Comune di Baiso. Gianpietro a Ca’ degli Abati, Giorgio a Boschi di Visignolo. Ma negli ultimi tempi i due erano in cattivi rapporti. Da anni infatti pendevano questioni legali riguardanti diritti di passaggio e confini non rispettati di alcuni loro terreni. Nelle prime ore che hanno seguito l’omicidio (foto), proprio queste vicende sono state nella lente degli inquirenti a caccia del movente. Una vendetta dunque, una sorta di regolamento di conti. Così sembrava. Ma qualcosa ancora non quadrava. Gli stessi residenti del posto e i frequentatori del bar che conoscono bene entrambi erano scettici su tutto questo come motivo scatenante. 

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Gli investigatori hanno così cominciato a scavare più a fondo. A sentire gli assidui clienti del locale. E così sono emersi dettagli importanti che hanno fatto pendere la bilancia sull’aspetto sentimentale. Parrebbe che Giorgio – separato dalla moglie con cui aveva avuto una figlia – ultimamente avesse una relazione occasionale con una donna. La stessa con cui Gianpietro aveva avuto in passato una liaison. E da questo «scippo» amoroso si sarebbero intensificate le schermaglie fra i due. Provocazioni e prese in giro da parte di Giorgio che «Picchio» non sopportava. I due avrebbero discusso e litigato più volte anche per questa donna, anche nel bar stesso. Tanto che qualcuno avrebbe riferito ai carabinieri che conducono le indagini come più volte Gianpietro si fosse ribellato: «Devi smetterla. Altrimenti ti ammazzo», avrebbe detto in più circostanze in passato a Giorgio. Si pensavano fossero solo parole dettate dalla rabbia. Invece ieri mattina è successo davvero (video)