Ordine pubblico promosso "Deflusso gestito in tre ore"

Il comandante Poma: "L’arrivo all’ultimo degli spettatori è stato più problematico"

Stefano Poma, comandante della polizia municipale di Reggio, com’è andata la gestione dell’ordine pubblico di questo concerto?

"Meglio dei precedenti. Stavolta posso ritenermi soddisfatto, anche perchè paradossalmente l’evento di sabato aveva un coefficiente di difficoltà in più".

Perché?

"Si è verificato ciò che temevamo. La maggior parte degli spettatori è arrivata tra le 19 e le 20. In un’ora si è concentrato quasi tutto l’afflusso. Pensate che alle 16 c’erano solo 7mila persone rispetto alle 80mila totali. Ma lo sapevamo già. Il pubblico di ieri proveniva in gran parte dalla regione e quasi tutti in auto. Mentre per Styles, 300 pullman e fan arrivati e giorni prima, oltre ai treni speciali ci avevano tolto una bella fetta di vetture da gestire".

Sabato ci sono state difficoltà?

"Fisiologicamente ovvie direi e inevitabili. Abbiamo avuto paura che tanti non riuscissero ad entrare visto l’arrivo all’ultimo momento, le code in tangenziale e al casello dell’autostrada. Ma abbiamo gestito bene il tutto, con una sorta di safety car che ‘tirasse’ la coda su un percorso alternativo, quindi ci siamo rincuorato e le cose tutto sommato sono andate bene".

Qualcuno è arrivato in ritardo?

"Sì, qualcuno è entrato a concerto iniziato intorno alle 21,30. Ma in realtà ha perso solo dieci minuti di canzoni visto lo ’scherzo-fake news’ degli artisti dell’annullamento del concerto iniziato per davvero alle 21,20. Però se si parte all’ultimo, bisogna metterlo anche in conto. Avevamo consigliato di arrivare entro le 18...".

Capitolo parcheggi. Con Styles c’era stato il caos...

"L’area ‘kiss and ride’ – che per Styles non c’era – allestita in piazzale Romano ha funzionato. Si è riempito ed è un esperimento ben riuscito. Mentre l’altra volta tanti genitori si erano messi in via Vertoiba, all’uscita tre, ad aspettare i figli e fu un vero problema. Così come il parcheggio Vertoiba lo abbiamo chiuso e in questo modo siamo riusciti ad evitare l’imbuto su via Monducci".

E il deflusso post Pinguini com’è stato?

"Meglio di quanto credessimo. Alle 2,30 di notte il Park A era vuoto, gli ultimi sono andati via dal MozartBeethoven alle 3 e noi in quel momento abbiamo finito. C’era ancora un po’ di coda per entrare in autostrada su via Morandi e via Lincoln, ma in poco tempo era tutto regolare. Insomma, in tre ore abbiamo ‘smaltito’ 80.000 persone, direi che non è molto. Un fattore però ci ha aiutato".

Cioè?

"La prima ora post-concerto è stata utilizzata per il deflusso dei pedoni. Ma tanti di questi conoscevano Reggio e hanno parcheggiato in posti strategici (da via Melato al parcheggio Funakoshi, luoghi che chi viene da fuori difficilmente sa). Non hanno dunque contribuito alla ’coda’".

Auto rimosse?

"Rispetto all’ottantina per Styles, stavolta siamo sulla decina. Abbiamo potenziato la segnaletica e si sono visti i frutti. Bene così".

Insomma, siete rodati per la prossima stagione?

"Ora ci riprendiamo dalle fatiche, poi ci siederemo al tavolo e consolideremo un piano. Ma direi che ormai ci siamo".

Daniele Petrone